Sua altezza San Michele celebra la Santa Pasqua

Paolo Sottani
Paolo Sottani (foto da Facebook)

Profumo di primavera, uova di cioccolato e brezza di montagna.  Tra le colline di Greve si respira un’aria diversa. E’ l’arrivo della Pasqua montanara che invita cittadini e visitatori a indossare zaino e scarponi per scalare le cime del Chianti. Sul monte San Michele il Comune, da domenica 1 aprile, apre ufficialmente la propria terrazza ad alta quota, a più di 800 metri di altezza. Un parco, di elevato pregio naturalistico, immerso tra i boschi che dominano il Chianti e il Valdarno, dove il punto ristoro di Villa San Michele, con tutti i servizi ad esso connessi, mette a disposizione lo spazio bar e accoglienza. “Dopo aver rinnovato l’affidamento della gestione a un privato, tramite apposita convenzione – dice il sindaco Paolo Sottani – diamo ufficialmente avvio alla stagione turistica che scommette sulla promozione e la valorizzazione delle innumerevoli risorse del territorio che spaziano dalla collina alla montagna”. Il Monte San Michele rappresenta una delle risorse più importanti sotto il profilo ambientale e paesaggistico di Greve. Siamo nel cuore della foresta toscana, popolata da boschi di conifere e latifoglie, castagneti, querceti, pini neri e silvestri, abeti rossi, saliceti, ontani, pioppeti.

“Dal Monte San Michele si vede mezza Toscana – aggiunge il primo cittadino – i paesaggi sono quelli del Valdarno, Pratomagno e Casentino da una parte, Appennino, Abetone e Apuane dall'altra”. Il parco è accessibile ai visitatori attraverso una rete di sentieristica attrezzata, segnalata e fruita dal Club Alpino Italiano. I percorsi sono stati realizzati grazie ai finanziamenti ottenuti dal Comune nell’ambito di un’ampia opera di valorizzazione turistica che ha previsto anche specifici interventi silvo-colturali. Nell’area sono presenti aree di sosta, pannelli e totem informativi sui vari siti di maggior interesse. Il parco, di proprietà del Comune, si estende sui 120 ettari circa. All’interno è situata una struttura su cui il Comune ha deciso di investire per rilanciare le potenzialità turistico-ricettive dell’area. Ammonta a 150mila euro la risorsa stanziata dalla giunta Sottani per il rifacimento delle coperture della struttura, “il primo passo concreto - aggiunge il sindaco - di un piano di riqualificazione ambientale più ampio e complesso su cui stiamo lavorando attraverso il reperimento di fondi e la partecipazione a bandi pubblici”. Tra gli edifici del complesso anche una chiesa di origine medievale, situata nei 25 ettari del parco di proprietà della curia arcivescovile di Fiesole, gestiti in comodato gratuito dal Comune di Greve. Originariamente l’intera area apparteneva ad una famiglia grevigiana, i Bertini, e si estendeva tra le località di Poggio Corno e Poggio Sereno.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO

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