Cave di caolino in esaurimento all'Elba, la preoccupazione dei lavoratori

I lavoratori di Eurit Spa (ditta del settore lapideo) insieme alla Fillea Cgil stamattina hanno dato vita ad un presidio, a Firenze, di fronte ad una delle sedi della Regione Toscana e in occasione della Conferenza dei Servizi.

I lavoratori hanno portato le ragioni del lavoro, a difesa del proprio posto, consapevoli che ormai l'estrazione sull’attuale fronte cava è al termine e che il loro lavoro finirà nell'arco di qualche mese. Chiedono conseguentemente alla Conferenza dei Servizi di esaminare la richiesta dell’azienda di estendere il perimetro di cava. In caso di mancata estensione, dicono, è a rischio il lavoro per tutti (18 lavoratori all’Elba + 10 a Grosseto). Maestranze e sindacato ritengono le miniere essere pezzo di storia dell'Elba, da coniugare con la natura dell’isola, certo, ma salvaguradando al contempo le ricadute sul territorio che la coltivazione del caolino produce in termini di occupazione diretta ed anche di professionalità legate alle lavorazioni artistiche della ceramica.

Nel corso del presidio una delegazione di lavoratori e sindacalisti è stata ricevuta, a margine della Conferenza dei Sevizi, da un funzionario della Regione Toscana cui hanno ribadito le loro ragioni e la loro richiesta. La delegazione è uscita dall’incontro con in di più di fiducia anche se la decisione non è uscita dalla riunione odierna della Conferenza.

Resta intanto in piedi la richiesta di incontro inviata per lettera al presidente della Regione Enrico Rossi.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa

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