Minorenne promessa sposa, padre a giudizio immediato. Venduta per 15mila euro

Giudizio immediato per il rom di origine serba arrestato lo scorso 14 settembre 2017, accusato di aver segregato in casa la figlia minorenne dopo averla promessa in sposa a uno sconosciuto con il quale aveva contrattato di 'venderla' per 15mila euro. Il 50enne è accusato di riduzione in schiavitù e la difesa non ha chiesto riti alternativi a quelli decisi dal gip Anna Liguori di Firenze su richiesta del pm Angela Pietroiusti .

Per il processo, che si terrà davanti alla corte di assise di Firenze, non è ancora stata definita una data.

La ragazza, che vive con la famiglia in una casa popolare delle Piagge con i fratelli, era costretta in casa prima del trasferimento in Francia per il matrimonio combinato, riuscì a chiedere aiuto a un coetaneo tramite la chat di un gioco per smartphone cui riuscì ad accedere grazie a una connessione wi-fi che i parenti non controllavano. Il coetaneo diede l'allarme che consentì alla polizia di intervenire in tempo.

Secondo una testimonianza raccolta durante le indagini, una parente sentita dalla polizia ha raccontato che tra i Rom i matrimoni combinati sono una tradizione, anche se non c'è il consenso delle ragazze e anche se sono ancora minorenni.

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