Alessia De Filippo, studentessa dell’Università di Siena iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Economia dell’ambiente e dello sviluppo, è stata premiata tra i vincitori del concorso “Storie di Resilienza”, indetto dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, in collaborazione con l’Unità EPALE Italia, con il MIUR e promosso dalla Commissione Europea.
Alessia frequenta le lezioni e sostiene gli esami dalla sua casa di Pomigliano d’Arco, non potendolo fare in presenza da quando, alcuni anni anni fa, ha scoperto di avere la sclerosi multipla.
Attraverso la piattaforma per la teledididattica dell’Ateneo senese, le email e le app di messaggistica e videochiamata, può seguire i corsi e partecipare al dibattito durante le lezioni, sostenere con profitto gli esami scritti e orali, confrontarsi con i docenti e i colleghi e partecipare alle esercitazioni di classe.
La storia di Alessia, che con determinazione e grande forza di volontà, grazie anche al supporto e alla collaborazione dei professori del suo corso e al sostegno delle strutture tecnico-amministrative dell’Ateneo, è riuscita a superare molte difficoltà e ad annullare la distanza fisica, è stata scelta come testimonianza positiva di resilienza.
Nel suo racconto Alessia ha parlato dell'esperienza universitaria, delle difficoltà, delle sfide e dei traguardi, a partire dal primo contatto con l’ufficio Accoglienza disabili e servizi DSA dell’Ateneo, che l’ha aiutata a organizzare il suo percorso di studi, fino al suo progetto personale, la pagina Facebook “Lӓcheln. Sorridi, puoi”, attraverso cui dà voce a chi condivide un vissuto simile al suo, a chi vuole sfogarsi e chiede un consiglio.
Per questo è stata scelta come "role model", figura di riferimento positiva, per essere riuscita a trasformare le difficoltà in opportunità, dando avvio ad un processo di crescita e successo personale indiscutibile. Nel corso del 2018, con gli altri vincitori del concorso, avrà un ruolo di testimonial in scuole, carceri e istituti per l’apprendimento degli adulti per lo sviluppo di una società più inclusiva e accogliente.
Fonte: Università di Siena - Ufficio Stampa
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