Domani, venerdì 23 marzo, terza e ultima giornata del festival Teatro fra le generazioni, promosso da Comune di Castelfiorentino, Regione Toscana, Giallo Mare Minimal Teatro, Fondazione Teatro del Popolo, Banca Cambiano 1884 s.p.a, in collaborazione con Comune di Empoli, Comune di Vinci, Comune di Santa Croce sull’Arno.
La direzione artistica ed organizzativa è di Giallo Mare Minimal Teatro all’interno del progetto complessivo di residenza teatrale.
Si comincia alle 9.00 al Ridotto del Teatro del Popolo con l’anteprima di Streghe di Roal Dahl, testo e regia di Pino di Bello con Naya Dedemailan, produzione Anfiteatro.
Cosa si può chiedere di più a una storia che oltre a far tremare di paura nello stesso momento in cui ti stai sbellicando dalle risate, ti commuove fino alle lacrime? Niente! Infatti la vera magia di questo spettacolo sono le pagine di Roald Dahl alle quali si ispira, per raccontare una storia ricca di emozioni e di spunti di riflessione a partire da come le apparenze dicano poco o niente della sostanza delle cose. Lo spettacolo narra la storia di una bambina orfana che vive con una nonna molto speciale in un luogo dove le leggende si fondono spesso con la realtà. Dai racconti della nonna la bambina impara tutto quello che c’è da sapere sulle streghe, su come riconoscerle e naturalmente su come difendersi. Casualmente, durante una vacanza, la bambina scopre che nel suo albergo le streghe tengono un convegno per pianificare un terribile progetto: con una pozione vogliono trasformare tutti i bambini in topi. Ma sarà proprio la bambina, pur trasformata in topo, a salvare il mondo dell’infanzia dal piano delle streghe, usando contro di esse la loro stessa pozione che le trasformerà in topi. La condivisione fra la nonna e la nipotina topolino diventa complicità, adattamento e accettazione, e pur continuando a regalare momenti esilaranti, commuove per il rispetto e l’amore che si allarga verso ogni forma di vita. Anche quella più discutibile. Tutti i personaggi della storia sono evocati dalla recitazione poliedrica della narratrice in un ritmo incalzante sempre tesa a restituire le emozioni del racconto.
Alle 10.30 al Teatro del Popolo in scena Mignolina con Aurora Candelli, Francesca Bellini e Julio Escamilla; drammaturgia e regia di Ketti Grunchi, produzione La Piccionaia.
In questa storia c’è una signora che vuole avere una bambina tutta sua. Così fa un buco nella terra e ci mette dentro un seme magico. E una mattina spunta un fiore. Dentro c’è una bambina. Piccola come…un ditino! E la chiamano Mignolina.
Tre giovani attori interpretano tutti i personaggi, in una dimensione onirica e surreale, con divertimento e in relazione di gioco, tra di loro e con il pubblico.
Alle 14.00 al Ridotto del Teatro del Popolo Digiunando davanti al mare con Giuseppe Semeraro, drammaturgia di Francesco Niccolini, regia di Fabrizio Saccomanno, produzione Principio Attivo Teatro.
La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’Università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più interessa di questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto, ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilitaà pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra. Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato è stato creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.
Alle 15.00 all’ex oratorio di San Carlo “Planetarium. Cosa si intende quando parliamo di teatro ragazzi oggi?”incontro su critica e scena/platea delle nuove generazioni. In collaborazione con Festival Segnali e Maggio all’infanzia.
Nel marzo 2017 proprio a Castelfiorentino ci fu la prima tappa del percorso-progetto Planetarium creatosi grazie alla collaborazione fra i festival e una rete di operatori attivi nella pratica della critica teatrale quali Altre Velocità, Stratagemmi, Tamburo di Kattrin e Teatro & Critica.
Il tema di questa collaborazione è l’ampliamento e la qualificazione , oltre al ruolo che storicamente svolge Eolo, dell’osservatorio di analisi critica e di restituzione dell’area creativa e culturale che in Italia si occupa prioritariamente della scena per le nuove generazioni.
Teatro fra le generazioni 2018 vuole replicare e qualificare l’esperienza attivata nella passata stagione e, oltre al lavoro di cronaca e dibattito che il festival offre, dare spazio al confronto su questi temi.
Alle 19.00 ancora al Ridotto del Teatro del Popolo Mani d’opera di Claudio Cinelli.
È lo spettacolo di teatro di figura più rappresentato negli ultimi 25 anni.
La prima parte, "traviata" è un divertissement per sole mani sull'Opera di Verdi. Traviata per la sua semplicità, ironia, poeticità e originalità, ha segnato in nuovo percorso sull'uso teatrale della mano dopo Sergej Obratzov. Traviata non è solo uno spettacolo di teatro di figura, è storia del teatro di figura.
Dell'opera di Verdi vengono rappresentati i più noti duetti; le sequenze rispettano la cronologia verdiana da cui si mutua la tensione e la logica rappresentativa. La seconda parte, "one more kiss, dear", è si basa sulla classica forma dei numeri di varietà. C'è subito l'evocazione di un clima di tenerezza. Brani con tema unico: l'amore, proposto con la complicità della confidenza. Strana rassegna di atteggiamenti umani e di situazioni. Mani, oggetti, occhiali, pupazzi, sono i protagonisti di piccole storie, patetiche, liriche... ...brandelli di un immaginario disordine di ruoli, tra persecutori e vittime, costretti nell'azione crudele: il gioco del teatro.
Alle 21.00 al Teatro del Popolo ultimo appuntamento di Stasera pago io! rassegna dedicata i bambini e alle loro famiglie. Lo spettacolo in scena è Biancaneve, la vera storia con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, spettacolo vincitore del XXXVI Festival nazionale del teatro per i ragazzi (Premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati); produzione Crest.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo. In questo spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Alle 23.00 Tiriamo tardi definitivamente!
Gli eventi del festival si terranno a Empoli al Minimal Teatro (via P. Veronese, 10) a Castelfiorentino al Teatro del Popolo (piazza Gramsci, 80), al Ridotto del Teatro del Popolo(piazza Gramsci,77), all’ex Oratorio di San Carlo (via Testaferrata - Castelfiorentino)
L’ingresso agli spettacoli è di €4 per gli spettacoli del mattino.
Lo spettacolo Biancaneve, la vera storia inserito nella rassegna Stasera pago io!, biglietto € 5 per i bambini, gli adulti accompagnatori gratis purché in possesso dei fantassegni, fino ad esaurimento posti.
Il programma del festiva Teatro fra le generazioni è consultabile qui http://www.giallomare.it/teatro-fra-le-generazioni3/.
Prevendita presso la biglietteria del Teatro del Popolo (piazza Gramsci) tutti i giovedì ore 17.00-19.00, il sabato ore 9.30-12.30 e la sera della messa in scena.
Per informazioni Giallo Mare Minimal Teatro tel. 057181629 info@giallomare.it, Teatro del Popolo tel. 0571633482
Domani, venerdì 23 marzo, terza e ultima giornata del festival Teatro fra le generazioni, promosso da Comune di Castelfiorentino, Regione Toscana, Giallo Mare Minimal Teatro, Fondazione Teatro del Popolo, Banca Cambiano 1884 s.p.a, in collaborazione con Comune di Empoli, Comune di Vinci, Comune di Santa Croce sull’Arno.
La direzione artistica ed organizzativa è di Giallo Mare Minimal Teatro all’interno del progetto complessivo di residenza teatrale.
Si comincia alle 9.00 al Ridotto del Teatro del Popolo con l’anteprima di Streghe di Roal Dahl, testo e regia di Pino di Bello con Naya Dedemailan, produzione Anfiteatro.
Cosa si può chiedere di più a una storia che oltre a far tremare di paura nello stesso momento in cui ti stai sbellicando dalle risate, ti commuove fino alle lacrime? Niente! Infatti la vera magia di questo spettacolo sono le pagine di Roald Dahl alle quali si ispira, per raccontare una storia ricca di emozioni e di spunti di riflessione a partire da come le apparenze dicano poco o niente della sostanza delle cose. Lo spettacolo narra la storia di una bambina orfana che vive con una nonna molto speciale in un luogo dove le leggende si fondono spesso con la realtà. Dai racconti della nonna la bambina impara tutto quello che c’è da sapere sulle streghe, su come riconoscerle e naturalmente su come difendersi. Casualmente, durante una vacanza, la bambina scopre che nel suo albergo le streghe tengono un convegno per pianificare un terribile progetto: con una pozione vogliono trasformare tutti i bambini in topi. Ma sarà proprio la bambina, pur trasformata in topo, a salvare il mondo dell’infanzia dal piano delle streghe, usando contro di esse la loro stessa pozione che le trasformerà in topi. La condivisione fra la nonna e la nipotina topolino diventa complicità, adattamento e accettazione, e pur continuando a regalare momenti esilaranti, commuove per il rispetto e l’amore che si allarga verso ogni forma di vita. Anche quella più discutibile. Tutti i personaggi della storia sono evocati dalla recitazione poliedrica della narratrice in un ritmo incalzante sempre tesa a restituire le emozioni del racconto.
Alle 10.30 al Teatro del Popolo in scena Mignolina con Aurora Candelli, Francesca Bellini e Julio Escamilla; drammaturgia e regia di Ketti Grunchi, produzione La Piccionaia.
In questa storia c’è una signora che vuole avere una bambina tutta sua. Così fa un buco nella terra e ci mette dentro un seme magico. E una mattina spunta un fiore. Dentro c’è una bambina. Piccola come…un ditino! E la chiamano Mignolina.
Tre giovani attori interpretano tutti i personaggi, in una dimensione onirica e surreale, con divertimento e in relazione di gioco, tra di loro e con il pubblico.
Alle 14.00 al Ridotto del Teatro del Popolo Digiunando davanti al mare con Giuseppe Semeraro, drammaturgia di Francesco Niccolini, regia di Fabrizio Saccomanno, produzione Principio Attivo Teatro.
La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’Università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più interessa di questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto, ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilitaà pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra. Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato è stato creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.
Alle 15.00 all’ex oratorio di San Carlo “Planetarium. Cosa si intende quando parliamo di teatro ragazzi oggi?”incontro su critica e scena/platea delle nuove generazioni. In collaborazione con Festival Segnali e Maggio all’infanzia.
Nel marzo 2017 proprio a Castelfiorentino ci fu la prima tappa del percorso-progetto Planetarium creatosi grazie alla collaborazione fra i festival e una rete di operatori attivi nella pratica della critica teatrale quali Altre Velocità, Stratagemmi, Tamburo di Kattrin e Teatro & Critica.
Il tema di questa collaborazione è l’ampliamento e la qualificazione , oltre al ruolo che storicamente svolge Eolo, dell’osservatorio di analisi critica e di restituzione dell’area creativa e culturale che in Italia si occupa prioritariamente della scena per le nuove generazioni.
Teatro fra le generazioni 2018 vuole replicare e qualificare l’esperienza attivata nella passata stagione e, oltre al lavoro di cronaca e dibattito che il festival offre, dare spazio al confronto su questi temi.
Alle 19.00 ancora al Ridotto del Teatro del Popolo Mani d’opera di Claudio Cinelli.
È lo spettacolo di teatro di figura più rappresentato negli ultimi 25 anni.
La prima parte, "traviata" è un divertissement per sole mani sull'Opera di Verdi. Traviata per la sua semplicità, ironia, poeticità e originalità, ha segnato in nuovo percorso sull'uso teatrale della mano dopo Sergej Obratzov. Traviata non è solo uno spettacolo di teatro di figura, è storia del teatro di figura.
Dell'opera di Verdi vengono rappresentati i più noti duetti; le sequenze rispettano la cronologia verdiana da cui si mutua la tensione e la logica rappresentativa. La seconda parte, "one more kiss, dear", è si basa sulla classica forma dei numeri di varietà. C'è subito l'evocazione di un clima di tenerezza. Brani con tema unico: l'amore, proposto con la complicità della confidenza. Strana rassegna di atteggiamenti umani e di situazioni. Mani, oggetti, occhiali, pupazzi, sono i protagonisti di piccole storie, patetiche, liriche... ...brandelli di un immaginario disordine di ruoli, tra persecutori e vittime, costretti nell'azione crudele: il gioco del teatro.
Alle 21.00 al Teatro del Popolo ultimo appuntamento di Stasera pago io! rassegna dedicata i bambini e alle loro famiglie. Lo spettacolo in scena è Biancaneve, la vera storia con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, spettacolo vincitore del XXXVI Festival nazionale del teatro per i ragazzi (Premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati); produzione Crest.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo. In questo spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Alle 23.00 Tiriamo tardi definitivamente!
Gli eventi del festival si terranno a Empoli al Minimal Teatro (via P. Veronese, 10) a Castelfiorentino al Teatro del Popolo (piazza Gramsci, 80), al Ridotto del Teatro del Popolo(piazza Gramsci,77), all’ex Oratorio di San Carlo (via Testaferrata - Castelfiorentino)
L’ingresso agli spettacoli è di €4 per gli spettacoli del mattino.
Lo spettacolo Biancaneve, la vera storia inserito nella rassegna Stasera pago io!, biglietto € 5 per i bambini, gli adulti accompagnatori gratis purché in possesso dei fantassegni, fino ad esaurimento posti.
Il programma del festiva Teatro fra le generazioni è consultabile qui http://www.giallomare.it/teatro-fra-le-generazioni3/.
Prevendita presso la biglietteria del Teatro del Popolo (piazza Gramsci) tutti i giovedì ore 17.00-19.00, il sabato ore 9.30-12.30 e la sera della messa in scena.
Per informazioni Giallo Mare Minimal Teatro tel. 057181629 info@giallomare.it, Teatro del Popolo tel. 0571633482
Fonte: Giallo Mare Minimal Teatro - Ufficio Stampa
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