Aeroporto Firenze, 7 Comuni al Tar per dire no ad ampliamento

Sono 7 i Comuni della Piana fiorentina, un'area di 400mila persone, che dicono "No" all'ampliamento dell'aeroporto di Firenze e per farlo si sono rivolti al Tar per bloccare l'iter. Le amministrazioni di Prato, Sesto, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa hanno presentato o sono in corso di deposito al tribunale di giustizia amministrativa della regione Toscana 4 ricorsi (tre comuni hanno presentato un documento congiunto). Il primo cittadino di Sesto Fiorentino ha così commentato la posizione dei sette Comuni: "Diciamo no alle cose fatte male, che hanno un impatto ambientale sbagliato sul nostro territorio e che delineano un modello di sviluppo che non vogliamo. In questa vicenda si configura un conflitto istituzionale contro un'opera nel quale noi rappresentiamo con i nostri ricorsi oltre 400mila persone. E' forse l'unico caso in Italia di questa portata". Il decreto di Via, secondo quanto osserva Falchi darebbe il via libera a realizzare l'ampliamento: "vengono rimandati a momenti successivi svariati approfondimenti tecnici, sui rischi ambientali e sanitari, che noi vogliamo vengano fatti prima. Siamo convinti che su questo il giudice amministrativo riconoscerà le nostre ragioni".

Alla conferenza hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci di Calenzano Alessio Biagiotti, di Poggio a Caiano Marco Martini, di Carmignano Edoardo Prestanti, di Signa Alberto Cristianini e l'assessore all'ambiente di Campi Bisenzio Eleonora Ciambellotti.
Un altro dei punti messi in discussione dai Comuni ricorrenti è la loro esclusione dall'Osservatorio ambientale sull'opera di un comune della Piana. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è detto aperto a un confronto, ritenuto però tardivo sia dal sindaco di Sesto che dall'assessore all'urbanistica di Prato, Valerio Barberis che ha aggiunto "con Firenze e con Nardella Prato ha spesso iniziative comuni. Ma sul fronte aeroporto, ad oggi, abbiamo ricevuto risposta negativa al nostro ingresso nell'Osservatorio, dunque non possiamo far altro che andare avanti con il ricorso. E certo, ritrovarsi costretti a questo è una sconfitta. Ma adesso il Comune di Prato non può che andare avanti per la sua strada".

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