“C'è il rischio concreto che qualcuno speculi seriamente sull'emergenza furti a Pisa e cerchi di approfittare di questo sentimento diffuso di tensione in maniera quanto meno inappropriata”. E' il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli a lanciare il j'accuse: “Che si speculi intenzionalmente sulle pelle di commercianti e imprenditori, non solo approfittando ma addirittura alimentando e cavalcando il sentimento di insicurezza generato dall'ondata di furti è qualcosa che consideriamo assai grave. Infatti, stiamo assistendo ad una martellante campagna pubblica, con evidenti risvolti mediatici, in cui alcuni soggetti vogliono far credere che la soluzione del problema furti e spaccate ai negozi stia nel frugarsi ulteriormente per pagare ronde e vigilantes. Lo diciamo con assoluta chiarezza: si tratta di una bufala e niente affatto disinteressata!”.
“Inutile nasconderci dietro un dito” - prosegue il manager di Confcommercio - “chi sta cercando di creare un pericoloso clima da “ricatto morale” non avrà mai la nostra complicità e chiediamo a chi di dovere di vigilare su queste dinamiche poco trasparenti. Ripeteremo questo concetto all'infinito: la sicurezza è compito di forze dell'ordine e polizia locale, e mentre i commercianti già oggi pagano il 70% di tasse, la sicurezza va loro garantita, senza se e senza ma”.
“In occasione del tavolo tecnico fissato in Questura” – conclude Pieragnoli - “ribadiremo la nostra contrarietà all'idea di far esporre i singoli commercianti e imprenditori in qualità di referenti territoriali per la sicurezza. Un compito che non spetta loro e che si tradurrebbe in una ulteriore assunzione di responsabilità che nessuno ha il diritto di addebitare sulle loro spalle”.
Fonte: Confcommercio Pisa
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