La sala lettura del nuovo campus del Meyer intitolata a Lucrezia Borghi

“La felicità più grande è quella di avere un orizzonte aperto, e del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo, ricordando sempre che la vita è un dono”. Le parole di Lucrezia Borghi che celebrano la pienezza della vita e la capacità di viverla da protagonista, senza confini, al di sopra di ogni limite linguistico e culturale, riecheggiano impresse su una targa nella nuova sala lettura del campus, appena inaugurato, dell’ospedale pediatrico Meyer. Ancora un segno di profonda civiltà, una promessa di dedizione, fedeltà e attaccamento alla vita. Da ieri, nel nuovo Meyer Health Campus, c’è uno spazio colorato e accogliente che invita alla lettura e allo studio ricordando il nome e l’identità più profonda di Lucrezia. Il sogno della studentessa, scomparsa due anni fa in Spagna, vittima di un incidente stradale durante il soggiorno studi Erasmus, rivive nel presente attraverso le ambizioni e le speranze dei giovani, impegnati a far crescere le loro vocazioni nel campo della medicina. Ogni volta che uno studente si soffermerà a leggere il pensiero di Lucrezia, proverà a guardare con i suoi occhi. Con le emozioni e l’entusiasmo di una giovane determinata, attratta dalla conoscenza delle lingue, che dava valore alle opportunità del futuro, essendo cittadina del mondo, consapevole dell’importanza dell’istruzione, della formazione universitaria e del contatto, aperto e condiviso, con le culture europee.

E’ il Meyer, in accordo con la famiglia, a dedicare alla memoria di Lucrezia, iscritta al progetto Erasmus della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze, un luogo simbolico destinato ai percorsi di apprendimento e di studio. Tra i tavoli e i computer del campus potranno alimentarsi alcune delle grandi passioni della giovane. La sala Lucrezia Borghi, sede di ricerca e formazione, è parte della neonata struttura che caratterizza la vocazione di “fabbrica della conoscenza” dell'ospedale, luogo di incontri e relazioni sulla didattica e aggiunge un tassello importante a “Meyerpiù”, il piano di sviluppo triennale dell'ospedale. All'inaugurazione erano presenti il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini, il Magnifico Rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei. Per l'intitolazione della sala Lucrezia Borghi sono intervenuti il presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli e l’avvocato Stefano Bartoli, in rappresentanza della famiglia Borghi, accompagnata alla cerimonia dal sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani.

“Siamo felici e onorati – dice il sindaco Paolo Sottani -  di aver partecipato all’intitolazione di questa nuova sala che porta il cuore di Lucrezia Borghi tra le studentesse e gli studenti che realizzeranno i loro sogni attraverso l'amore per la conoscenza e lo studio, siamo particolarmente contenti che prosegua il percorso voluto dalla famiglia, il nome di Lucrezia accende ogni volta un viaggio, una luce di conoscenza che diffonde e promuove la cultura e l'Istruzione tra i giovani. Un percorso che da due anni, in accordo con la famiglia, realizziamo con l’assegnazione delle borse di studio Erasmus nell’ambito dei territori dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, in collaborazione con Rotaract Chianti San Casciano”.

La famiglia Borghi rivolge un ringraziamento ai cittadini di Greve in Chianti e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito e sosterranno i progetti legati alla memoria di Lucrezia Borghi. Sono tante le iniziative portate avanti in vari campi, dalla formazione allo sport, dall’istruzione alla moda, per onorare la missione di Lucrezia e il suo rispetto per la vita, quella diversità culturale che considerava una fonte di ricchezza e uno stimolo alla crescita individuale e collettiva.

Fonte: Ufficio Stampa

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