Richiesta rafforzata anche dalla mozione presentata e approvata in consiglio comunale dai gruppi di maggioranza
Vicenda IT Risorse: il Comune di Altopascio chiede un supplemento istruttorio e ulteriori chiarimenti alla Regione Toscana in ordine all’autorizzazione che la stessa Regione ha rilasciato a IT Risorse per svolgere attività di deposito e recupero rifiuti speciali e urbani, pericolosi e non pericolosi, nell’immobile di via del Palazzaccio.
La decisione comunicata nel corso del consiglio comunale straordinario di venerdì sera dal Sindaco Sara D’Ambrosio risponde all’esigenza di ulteriore chiarezza manifestata dall’amministrazione comunale rispetto alle prescrizioni tecniche secondo cui la Regione ha rilasciato parere positivo a IT Risorse. In buona sostanza, l’amministrazione comunale chiama il soggetto competente che ha condotto l’istruttoria, cioè la Regione Toscana, a fornire una spiegazione completa dei criteri contenuti nel Piano regionale sulla gestione dei rifiuti (legge 94/2014) applicabili al caso IT Risorse e in particolare del criterio della distanza dei 500 metri dai primi insediamenti residenziali all’interno del centro abitato.
Richiesta rafforzata anche dalla mozione presentata e approvata in consiglio comunale dai gruppi di maggioranza, Partito democratico e ViviAmo Altopascio, che impegna Sindaco e giunta a monitorare gli sviluppi relativi ai chiarimenti e agli approfondimenti richiesti; mettere in atto tutti i provvedimenti di competenza dell’amministrazione comunale e, contemporaneamente, tenere aggiornati i capigruppo e la cittadinanza.
«Leggo e ascolto da parte di persone che hanno amministrato per più tempo di me – interviene il Sindaco D’Ambrosio – tanta confusione e tanta volontà di disinformare e prendere in giro le persone. Atteniamoci alla verità e guardiamo all’obiettivo, che è uno soltanto: difendere la salute pubblica. Per questo motivo abbiamo deciso di inoltrare un’ulteriore richiesta alla Regione, che, in quanto titolare dell’istruttoria, ha rilasciato l’autorizzazione, affinché ci fornisca, oltre ai pareri, che già conosciamo e abbiamo, anche i criteri che hanno portato alla definizione di quei pareri, grazie ai quali l’ente regionale ha dato l’ok finale rispetto alla pratica It Risorse. Niente di più e niente di meno. Una volta che avremo tutta la documentazione, cioè a breve, ci muoveremo di conseguenza, convocheremo un consiglio comunale e ne daremo ampia informazione. Per chiarirsi definitivamente: non può essere il Sindaco che va in via del Palazzaccio col metro e misura le distanze dall’abitato! All’interno di una pratica come questa ci sono vari enti coinvolti, ognuno per il proprio ramo di competenza, e sono i tecnici a dover dare risposte e fornire pareri, di persona o per scritto, durante le conferenze dei servizi. A questo proposito, un’altra precisazione: la conferenza dei servizi è un organismo di natura tecnica, al quale non può e non deve partecipare la parte politica. Lo dico per chi mi ha accusato di disinteresse per non aver partecipato personalmente a queste riunioni tecniche: forse prima il confine tra politica e tecnica non era così netto. La politica è una cosa, la tecnica un’altra, non possono esistere commistioni tra le due sfere e questo è un principio di legalità insostituibile, che tutela chiunque, cittadino, imprenditore o commerciante, voglia vivere, operare o investire ad Altopascio. Siamo tutti uguali e mai potranno esistere favoritismi per qualcuno»
Sul consiglio comunale straordinario sulla vicenda It Risorse prendono la parola anche i capigruppo di maggioranza, Marco Remaschi (Pd) e Marco Ghimenti (ViviAmo Altopascio).
«Questa minoranza che oggi si riscopre ambientalista solo per comodità – spiega Remaschi - è la stessa che nel 2011 ha approvato un regolamento urbanistico, ancora oggi vigente, secondo cui, ad Altopascio, in tutte le aree identificate come produttive/industriali possono insediarsi le attività classificate come insalubri di prima classe. Noi lo cambieremo questo regolamento urbanistico».
Sull’iter della pratica interviene invece il consigliere Ghimenti. «Il 21 aprile 2016 - aggiunge - It Risorse presenta richiesta per il rilascio dell’AIA al Suap di Altopascio e il 28 aprile 2016 il Suap invia la documentazione alla Regione Toscana e all’Arpat per avviare la procedura. Successivamente al Comune di Altopascio si richiedono i pareri in merito a: conformità urbanistica dell’attività (viene dato l’ok), conformità edilizia degli immobili (viene dato l’ok), ammissibilità del collettamento nella fognatura bianca delle acque (viene dato l’ok, tramite anche un sistema di filtraggio e depurazione specifico), definizione di eventuali prescrizioni relative a vapori, gas, odori (viene dato l’ok in quanto l’attività in questione non produce né emissioni, né odori, né rumori, ma si limita a stoccare il materiale, senza trattarlo o lavorarlo).
L’Arpat, invece, fornisce i propri pareri in merito al rispetto ambientale, mentre i Vigili del Fuoco si esprimono per quanto riguarda la sicurezza, in particolare quella antincendio. Ecco è sulla base di questo iter che la Regione Toscana rilascia l’Aia. Proprio per questo motivo noi oggi chiediamo all’ente titolare del procedimento di fornirci i criteri che hanno portato alla definizione dei pareri, così da avere il quadro completo, informare ancora di più e ancora meglio i cittadini e affrontare insieme tutti i passaggi successivi, nel massimo della trasparenza».
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Altopascio
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