Don Stanislao dopo 18 anni ha lasciato la parrocchia di Marcignana. Nella frazione di Empoli è arrivato don Luis Solari, 67 anni, originario di Buenos Aires, penitenziere del Santuario della Madre dei Bimbi di Cigoli. Ecco uno stralcio dell'intervista a La Domenica on line.
Argentino e sacerdote, in Italia al tempo del pontificato di papa Francesco. Che effetto fa?
Effetto molto positivo… anzi è un vero dono di Dio. L’Argentina è una patria, ma è parte - secondo anche le suggestive parole di Papa Francesco - di una Patria più grande ancora che è L’America Latina. Proprio questo il Papa sta insegnando con i gesti e con la vita, che il nostro lacerato mondo, ha nella Chiesa una vera casa comune per tutta l’umanità. Personalmente mi sento profondamente interpellato dal richiamo del Papa a uscire dall’individualismo in favore dei poveri del vangelo, superando barriere e pregiudizi.
Nei mesi scorsi il Museo Diocesano di San Miniato ha ospitato una piccola mostra di tuo fratello che è pittore di un certo calibro. La cosa ci incuriosisce. Come è nata l’iniziativa?
Si, mio fratello Pablo è un valentissimo pittore, conosciuto e apprezzato anche al di fuori dell’Argentina. Lo scorso anno aveva esposto a "Fabriano in Acquarello" e poi a Lucca e Genova. E in previsione di esporre in Italia anche in questo 2018, ha lasciato a casa mia tre quadri. Anziché tenerli rimpiattati nel mio appartamento, ho avuto l’idea di offrirli al Museo Diocesano perché venissero esposti fino a che mio fratello non me li avesse richiesti. La cosa è stata ben accolta e ha avuto un certo successo. Ringrazio per questa disponibilità il nostro Museo Diocesano.
Cosa hai detto ai parrocchiani al momento del tuo ingresso?
A partire dal 2014, per problemi di salute, avevo smesso di fare il parroco. Ho prima di tutto ringraziato nostro Signore che mi ha chiamato nuovamente alla cura delle anime. Ho poi ringraziato il nostro Vescovo Andrea, che mi ha affidato la parrocchia di S. Pietro a Marcignana. Ho salutato con gioia la viva partecipazione di tutta la comunità al mio ingresso. Desidero impegnarmi al massimo in questa nuova "chiamata", in modo da non deludere le aspettative di nessuno. Ho anche manifestato i miei limiti, limiti di energie - per la salute - e di tempo; parallelamente continuerò infatti a svolgere il mio servizio anche nella Cancelleria Vescovile. Conto sul sostegno e la preghiera di tutta la comunità.
Quali sono le sfide che ti aspettano nella tua nuova parrocchia di Marcignana?
Le sfide le posso intravedere ma non le conosco ancora chiaramente. Posso però dire che mano a mano che si paleseranno, le affronteremo nella condivisione e nel discernimento davanti a Dio, perché il primato vada sempre alla Sua volontà.
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