Firenze, Zita e Cecchi (M5s) "Aeroporto va messo a norma. Fermare scempio Tav"

"Firenze ha in questo momento un aeroporto non a norma e un grande buco in via Circondaria, con l'infinito cantiere TAV dove lo Stato ha buttato già 750 milioni di euro per avere un'incompiuta. Una forza di governo, come siamo, ha il dovere di raccogliere queste sfide e dargli compimento. Ma questo compimento deve passare da una presa d'atto che la strada finora intrapresa dalle istituzioni a riguardo è sbagliata, sul piano tecnico, normativo e legale" così Nicola Cecchi e Fabio Zita, candidati M5S nel territorio della città metropolitana fiorentina.

"L'aeroporto di Peretola ad oggi è aperto e assicura voli noncurante del fatto che ha omesso di rispettare le prescrizioni in materia di sicurezza del volo e tutele ambientali, indicate con chiarezza nell'autorizzazione VIA in essere. Parliamo di ben prima del Masterplan e di quanto oggi è la base normativa e amministrativa che consentirebbe all'Aeroporto di Firenze di operare. Questo aspetto è stato completamente trascurato da quel malgoverno diffuso, da centrodestra a centrosinistra, che si ricorda delle infrastrutture solo quando ci sono da tagliare nastri o rafforzare determinati consensi" precisa Fabio Zita.

"Il Movimento 5 Stelle ha rilevato la questione a tutti i livelli istituzionali - sottolinea il candidato M5S nel collegio che include Sesto Fiorentino e Calenzano - supportando la rivendicazione dei Comitati che hanno giustamente chiamato in causa anche la Regione e i Comuni interessati dallo scalo sulla mancata vigilanza della mancata realizzazione di tali prescrizioni. Una omissione ancora più grave se consideriamo che negli anni lo scalo ha visto raddoppiare i passeggeri. E' come se ad un pub l'ASL chieda di adeguare la cucina prima di diventare ristorante e poi fa finta di niente quando questo mette a sedere ogni giorno duecento persone, senza la cucina a norma".

"Per questo noi diciamo e abbiamo spiegato in tutte le sedi, Confindustria inclusa, che il Movimento 5 Stelle è contrario al Masterplan promosso da ENAC ed è contrario a tenere tutto com'è, quindi a non tutelare la sicurezza di passeggeri, residenti e ambiente, lasciando lo scalo e quanto lo attornia nelle attuali condizioni. Per dirne una i residenti di Brozzi, Quaracchi e Peretola, attendono ancora dal 2003 che le loro case siano messe in sicurezza, doppivetri inclusi, ma né il gestore né le istituzioni hanno fatto nulla a riguardo. Un popolo dimenticato" sottolinea il candidato M5S al Senato nel collegio che include Sesto Fiorentino.

"Ripartiamo dal rispetto delle normative e dalle prescrizioni esistenti - precisano Zita e Cecchi - dando un tempo limite di adeguamento, come avrebbe dovuto fare la Regione. E siamo certi che in tal caso le istituzioni, se guidate da figure prive di conflitti d'interesse e oneste intellettualmente, convergeranno sulla sola necessità di rendere Firenze un city airport, puntando sul potenziamento di Pisa come unico scalo strategico toscano. Uno scalo da collegare con una linea ferroviaria veloce a Firenze".

"Sul sottoattraversamento TAV abbiamo già chiarito l'assurdità di un'opera dove lo Stato ha già impegnato 750 milioni, spendendone già un terzo, e potrebbe produrre un conto finale di circa 2,5 miliardi euro. A questo enorme spreco di denaro pubblico e disastro anche economico, visto il concordato preventivo della società affidataria Condotte, noi rispondiamo con la proposta di un tavolo interistituzionale, serio, che rigeneri il progetto e magari possa finalmente dare l'attenzione che merita al progetto di superficie promosso anni fa dall'Università fiorentina".

"Questa è la nostra linea sull'aeroporto di Firenze e il buco di via Circondaria. Se lo ricordino i cittadini della città metropolitana fiorentina, il 4 marzo" concludono Fabio Zita e Nicola Cecchi.

 

Fonte: M5S

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