Furto in un bar a Firenze, arrestati dopo lungo inseguimento

Questa notte, dopo un lungo inseguimento partito all’altezza di Lungarno Cellini e terminato in prossimità di Porta Romana, passando per Viale Michelangelo, gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Firenze hanno arrestato due albanesi che, poco prima, hanno realizzato un furto all’interno di un bar di via S. Caterina D’Alessandria.

Erano circa le 02.30 di questa notte quando, nella Centrale Operativa della Questura, è arrivata la segnalazione del rumore di un vetro infranto in via S. Caterina D’Alessandria. Gli agenti subito si sono attivati con le telecamere di videosorveglianza cittadine e hanno visto che, da un’auto bianca parcheggiata di fronte al bar, qualche minuto prima della segnalazione sono scesi due soggetti. Mentre uno ha fatto da palo, l’altro, dopo aver infranto a calci la porta a vetri, è entrato, si è impossessato della cassa ed è tornato in macchina insieme al palo per allontanarsi svoltando in via Delle Ruote.

Diramate via radio le note di ricerca a tutte le volanti, dopo circa un’ora un equipaggio in transito su Lungarno Cellini ha notato una macchina bianca con tre soggetti a bordo. L’auto sospetta, dopo aver imboccato Piazza Ferrucci, ha iniziato ad accelerare, seguita dalla volante della Polizia. Giunta alla rotonda di Porta Romana, dopo aver schivato l’auto di un altro equipaggio a supporto, ha tagliato la rotonda di Porta Romana ma è stata poco dopo bloccata dagli agenti che sono riusciti a fermare due dei tre soggetti scesi dall’auto per darsi alla fuga appiedati.

All’interno dell’auto, risultata rubata nella giornata di ieri, è stato trovato il registratore di cassa del bar, con l’incasso di 350 €, restituito al proprietario, ed un martello frangivetro, sottoposto a sequestro.

Sia il 22enne - già noto alle FF.OO. per reati contro il patrimonio - che il 18enne, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per il reato di ricettazione, in concorso, dell’autovettura provento furto e denunciati per furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere.

I due si trovano ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’A.G.

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