"Aggressioni, minacce, slogan irripetibili. Anche in una terra come la Toscana negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una vergognosa recrudescenza di atti ed episodi di matrice neofascista e razzista, a cui la Cgil vuole rispondere tutelando la memoria e con fermezza: per questo sabato 24 febbraio saremo a Roma alla manifestazione nazionale antifascista per dire ‘mai più fascismi’ e ‘mai più razzismi’, e tantissimi pullman della Cgil partiranno da tutta la Toscana. E non a caso oggi, aderendo alla giornata del risparmio energetico ‘M’illumino di meno’, a Firenze abbiamo voluto fare una passeggiata ‘antifascista’ dalla nostra sede al monumento in piazza Tasso che ricorda l’eccidio di civili per mano fascista nel 1944.
Tanti ci chiedono: perché vi occupate di fascisti anziché di lavoro? Intanto, non è in sostituzione ma in aggiunta. Poi, non è certo un caso che i nomi dei nostri dirigenti sindacali ricorrano nelle cronache della Resistenza. Infine, per noi il lavoro è libertà prima ancora che emancipazione: cosa che il fascismo sapeva bene, non a caso sciolse i sindacati liberi. Schierarsi dalla parte dei diritti, siano i diritti del lavoro o quelli di cittadinanza, democrazia e libertà, è nel nostro Dna.
Con le elezioni politiche alle porte, è un momento particolare e delicato in cui bisogna essere irremovibili nelle azioni e sui princìpi: chiediamo che si applichi la Costituzione, va vietata la ricostituzione dei partiti fascisti e va riconosciuto il reato di apologia del fascismo. Sono leggi che non limitano affatto le libertà, come qualcuno dice, ma che, anzi, sono state pensate proprio a tutela delle libertà”.
Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana
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