Abbiamo appreso con disappunto e preoccupazione dell’iniziativa organizzata dal Dirigente dell’Istituto Tecnico Statale Marco Polo, il quale, nell’ambito di un incontro con le forze politiche candidate alle prossime elezioni politiche, organizzato per domani (al cinema La Compagnia di via Cavour) per i ragazzi più grandi del proprio istituto, ha invitato anche CasaPound, il movimento che si professa dichiaratamente fascista, omofobo, razzista e xenofobo. Eppure non sono passati molti anni dal brutale assassinio dei due cittadini senegalesi proprio nella nostra Firenze, Città Medaglia d'oro alla Resistenza, ad opera di un militante di CasaPound, e sono passati solo pochi giorni dal tentato assassinio di vari cittadini migranti ad opera di un fascista a Macerata.
Che la scuola si impegni ad avvicinare gli studenti alla politica, anche con iniziative promosse in orario mattutino, è di per sé assolutamente condivisibile; ma che addirittura la scuola assuma un atteggiamento “neutro” e dia voce e visibilità a coloro che si autodefiniscono “fascisti del Terzo Millennio”, permettendo loro di incontrare comodamente i ragazzi vicini alla maggiore età, questo è davvero un segno di un grave cedimento della nostra democrazia nata dalla Resistenza, nonché una perdita di senso del nostro sistema educativo, il quale - non smetteremo mai di ricordarlo - è ancorato solo e soltanto nella nostra Costituzione.
Però la FLC di Firenze non ci sta! Da mesi sta conducendo una campagna affinché si arrivi a dichiarare fuori legge il fascismo “sotto qualsiasi forma” (secondo la XII disposizione della Costituzione) e intende reagire di fronte a tutte le forme di legittimazione dei movimenti neofascisti. Nel caso specifico ha invitato pubblicamente il Dirigente dell’ITT Marco Polo a recedere dalle sue intenzioni, nonché si è rivolta ai ai docenti dell’istituto affinché non si rendano disponibili alla realizzazione dell’evento.
Contestualmente la FLC rivolge un appello a tutti i candidati democratici e antifascisti invitati dal Dirigente Scolastico: non partecipate al dibattito e trovate il modo di inviare ai ragazzi un segnale importante, quello sì altamente educativo, che il fascismo non è mai un’opinione, ma un crimine.
Paola Pisano, segretaria generale Flc Cgil Firenze
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