“E’ in atto un definanziamento senza precedenti della sanità pubblica che va fermato. Dal 2012 a oggi i governi hanno sottratto al servizio sanitario pubblico 23 miliardi di euro, 37 per le stime delle Regioni, e anche per questo mancano in Toscana circa duemila tra medici, infermieri e operatori sociosanitari" è iniziata con questa denuncia di Andrea Quartini, Consigliere regionale M5S, l'iniziativa di ieri "Salute e sanità pubblica, il paziente non è un cliente" presso la CNA di Scandicci.
Presenti Nicola CECCHI e Sabrina MONTAGUTI, candidati M5S dell'area fiorentina.
"In Italia investiamo ad oggi quasi il 6,7% nel Fondo Nazionale Sanitario - ha spiegato Cecchi - e per il 2020 le previsioni sono che scenda al 6,3%, mentre in Europa la media è dell’7,2%”.
"Il reale pericolo è che stiamo andando verso una progressiva esternalizzazione dei servizi sanitari, che significa privatizzazione della Sanità, aumento dei costi, ricerca del profitto in un panorama dove già oggi più di 12 milioni di concittadini rinunciano a curarsi per problemi economici" ha chiarito il candidato M5S sfidante di Matteo Renzi.
"Il Movimento 5 Stelle ha tra le sue priorità la difesa assoluta della sanità pubblica - ha spiegato nel suo intervento Sabrina Montaguti - e questo significa finanziarla trovando risorse anche dalla lotta alla corruzione e dal taglio effettivo delle innumerevoli spese inutili"
"Per raggiungere questi obiettivi serve un sistema meritocratico che soppianti le nomine negli enti pubblici, da sempre viziate dal bisogno dei partiti di mettere le mani nella sanità" ha sottolineato Montaguti.
"Mentre noi difendiamo la sanità pubblica il PD e LEU tagliano di 45 milioni di euro la spesa sul personale in Toscana e il centrodestra, a parole si scandalizza ma nei fatti si frega le mani perché finalmente questo apre le porte al modello lombardo: sanità privatizzata" ha concluso Cecchi.
Fonte: M5S Toscana
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