Via libera ai bilanci di esercizio 2016, preventivo economico 2017 con proiezione triennale 2017-2019 dell’Ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Le proposte di delibera sono state approvate a maggioranza dal Consiglio regionale nel corso della seduta di oggi, martedì 13 febbraio.
Il conto economico dell’esercizio 2016, comparato con il bilancio 2015, registra al 31 dicembre un valore di produzione pari a 5milioni 38mila 406 euro (era 4milioni 358mila 123 il 31 dicembre 2015) con una variazione, rispetto all’anno precedente pari a 680mila 283. I costi della produzione, in flessione del 12,08 per cento, sono pari a 4milioni 695mila 857 euro (erano 4milioni 189mila 717 il 31 dicembre 2015) con una variazione sull’anno precedente pari a 506mila 140. La perdita di esercizio è attestata a 227mila 18 euro (era 284mila 404 nel 2015) con una variazione pari a meno 20,18 per cento.
Il personale del Parco, il cui costo diminuisce del 2,99 per cento, alla data del bilancio, è composto da 38 persone con contratto a tempo indeterminato (tra categorie B, C e D) ai quali si aggiungono 12 dipendenti del segretario alla presidenza della Repubblica in comando alla Regione. Per quanto attiene lo stato degli investimenti, l’unico programmato nel 2016 è stato concluso e si riferisce al progetto ‘Attrezzature per dematerializzazione cartacea’, finanziato con risorse rinviate dall’esercizio precedente pari a 2mila 222,84 euro.
La gestione diretta della tenuta di San Rossore registra ricavi totali (al 31 dicembre 2016) per un milione 223mila 215 euro e costi totali pari a 640mila 851. Il costo del personale ammonta a 364mila 646.
Il bilancio preventivo economico 2017 con proiezione triennale 2017-2019, registra valori di produzione pari a 4milioni 96mila 361 euro per il 2017; 4milioni 255mila 742 per il 2018; 4milioni 747mila 764 per il 2019. I costi della produzione ammontano a 3milioni 968mila 383 euro (2017); 4milioni 127mila 767 euro (2018); 4milioni 619mila 789 euro (2019).
Il programma triennale degli investimenti, redatto dal parco e relativo ai lavori pubblici, registra un totale, su proprietà della Regione, pari a 4milioni e 200mila euro (di cui un milione e 930mila sul 2018 e 2milioni e 270mila sul 2019) finanziati quasi esclusivamente con residui dei Piani di utilizzazione delle risorse (Pur) al 31 dicembre 2012. Il totale degli investimenti su altre proprietà (Demanio, Ente Parco, Comuni) ammonta a un milione 527mila euro (sul 2019) con finanziamenti ancora da definire.
La gestione diretta della tenuta di San Rossore registra ricavi totali (al 31 dicembre 2016) per un milione 192mila 405 euro e costi totali pari a 826mila 37 euro. Il costo del personale (2017) ammonta a 360mila 449 euro.
Il programma annuale delle attività con proiezione triennale prevede interventi di semplificazione delle attività mediante il potenziamento di relazioni tra gli uffici dei parchi; elaborazioni di bozze-statuto omogenee; uniformità di redazione dei documenti contabili. Si prevede inoltre lo sviluppo economico delle attività presenti sul territorio coniugandole con le finalità di tutela della natura e della biodiversità.
In sede di dibattito, il consigliere Tommaso Fattori ha espresso apprezzamento per il lavoro fatto. Giudicando complicata la situazione di partenza, ha ricordato la fase di commissariamento, i problemi di bilanci e il regime di obbligatorietà della spesa. Da qui il voto favorevole ad entrambe le proposte, il plauso per la destinazione dell’80 per cento dell’avanzo di utile 2016 su interventi per la sicurezza del personale nei luoghi di lavoro e l’auspicio che la sinergia messa in atto con il Parco della Maremma diventi strutturale.
Dai banchi della Lega Nord, invece, è arrivata una dichiarazione di voto negativo perché sono molti i problemi ancora irrisolti: dallo spaccio di sostanze a quello dei rifiuti abbandonati. Tra le criticità sollevate, anche quello delle entrate dovute agli ingressi (5mila 300 Euro), a fronte di bollette per spese telefoniche aumentate. Dalla Lega anche l’appunto che sarebbe utile una visone collegiale di tutti i Parchi regionali, che però dovrebbe essere perseguita attraverso una chiara volontà politica oggi assente.
Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio Stampa
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