Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie cardiache: su queste tematiche si confronteranno gli esperti al convegno medico dal titolo: “Dalla prevenzione cardiovascolare allo scompenso cardiaco: le attualità”, in programma il 9 e 10 febbraio prossimi all’Hotel Principe di Piemonte a Viareggio (inizio alle 13.15). L’evento, cui partecipano numerosi professionisti dell’Aoup, è organizzato dal dottor Frank Lloyd Dini e dal dottor Paolo Fontanive della Cardiologia 1 universitaria e sarà un’occasione di aggiornamento su tutti questi argomenti grazie al confronto tra esperti italiani del settore. In particolare saranno presentati i risultati dei più recenti studi clinici sull’efficacia dei nuovi farmaci per la cura dello scompenso, dell’ipercolesterolemia, del diabete mellito, dell’ipertensione e della prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale. Saranno riportati anche i dati inerenti l’uso del defibrillatore cardiaco e le indicazioni per un follow-up ottimale nei pazienti scompensati.
Oggi la prima causa di morte in Italia è rappresentata dalle malattie cardiovascolari con un numero di decessi superiore anche alle malattie tumorali. Dagli ultimi dati Istat pubblicati nel 2017, si rileva infatti che la mortalità cardiovascolare in Italia è pari a circa il 30% del totale delle cause di morte; in particolare la malattia ischemica cardiaca ne è responsabile nell’11.6% dei casi, le malattie cerebro vascolari nel 9.6% e le altre malattie del cuore nell’8.3%. Negli ultimi decenni si è registrata una considerevole diminuzione del numero dei decessi per malattie cardiovascolari in molti paesi europei e negli USA, e in Italia il tasso di mortalità si è ridotto negli anni 2003-2014 di circa il 35%. Ciò è dovuto prevalentemente ai cambiamenti inerenti i maggiori fattori di rischio cardiovascolare - in particolare al controllo dell’ipertensione arteriosa, della colesterolemia totale - e alla riduzione del fumo. In minor misura, ma non meno importante, la restante diminuzione di mortalità è legata invece ai trattamenti specifici fra cui innanzitutto la cura della cardiopatia ischemica, le procedure cardiologiche interventistiche e la cura dello scompenso cardiaco. Quest’ultimo rappresenta una sfida di crescente importanza in considerazione dell’invecchiamento della popolazione e della maggiore sopravvivenza dei pazienti grazie alle cure più efficaci. Si stima infatti che 14 milioni di europei siano affetti da scompenso cardiaco con un’ipotesi di oltre 30 milioni di malati previsti per il 2020.
Il convegno, che affronterà tutti questi temi di impellente attualità, sarà dedicato alla memoria del professor Vitantonio Di Bello recentemente scomparso.
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