"In un paese sempre più preda della crisi, impoverito e incattivito, vediamo crescere l’emarginazione sociale, conseguenza del sistematico smantellamento del sistema di welfare pubblico perseguito in questi anni. 18 milioni di persone sono a rischio di povertà e di esclusione sociale, un dato in crescita rispetto agli anni scorsi; 12 milioni di persone rinunciano a curarsi per motivi economici. I diversamente abili ed i soggetti sociali fragili sono sempre più spesso abbandonati a loro stessi o alle loro famiglie, senza alcuna assistenza economica e materiale e alcun serio programma di inserimento e inclusione sociale.
Allo stesso tempo abbiamo assistito in questi anni ad un attacco sistematico al lavoro, che si è rivolto contro le persone al lavoro, ma anche e soprattutto con chi, avendo lavorato tutta una vita, si è visto togliere il diritto a una pensione certa e dignitosa.
Le “riforme” previdenziali che si sono succedute, dalla Dini alla Maroni, alla Fornero, hanno ridotto notevolmente l’ammontare dell’assegno pensionistico, ed hanno aumentato continuamente l’età pensionabile.
Come Potere al Popolo chiediamo: la garanzia dei livelli essenziali di assistenza erogati dal SSN e la loro omogeneità su tutto il territorio nazionale; l’eliminazione dei ticket sulle prestazioni sanitarie; il taglio drastico dei tempi di attesa, anche attraverso la modifica delle norme che regolano l’intra moenia; un nuovo programma di assunzioni per sanità e servizi socio-assistenziali, che elimini il precariato, con l’immediato sblocco del turn-over lavorativo; l’uscita del privato dal business dell’assistenza sanitaria; il potenziamento dei servizi sanitari esistenti, con il blocco dei processi di ridimensionamento e chiusura degli ospedali e lo sviluppo di una rete capillare di centri di assistenza sanitaria e sociale di prossimità; la definizione di un piano nazionale per la non autosufficienza, centrato sull’assistenza domiciliare integrata; l’abolizione della “riforma” Fornero; un trattamento pensionistico dignitoso, proporzionato all’ultimo salario percepito; il diritto alla pensione a 60 anni di età o a 35 anni di contributi per tutti; l’adeguamento delle pensioni minime al reale costo della vita, per una vecchiaia dignitosa.
L’incontro di Giovedì 8 Febbraio sarà, inoltre, un momento utile per presentare alla città non solo le nostre proposte e il nostro programma elettorale, ma anche per far conoscere le nostre candidate e i nostri candidati alle elezioni del 4 Marzo. Per tanto, invitiamo la cittadinanza a partecipare."
Potere al Popolo Pisa
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