Consumi in Toscana, aumenta l'acquisto di auto usate e di mobili

Nel 2017 il reddito medio pro capite in Toscana si è attestato a 20.571 euro, 1.485 in più rispetto al dato nazionale, con una crescita allineata a quella del Centro (+2,1%). Firenze è caratterizzata dal reddito pro capite più elevato (23.606 euro), posizionandosi ai primi posti su scala nazionale.
La spesa complessiva delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli ha presentato un andamento positivo (+1,6%), appena sotto il dato nazionale (+2%).

Buona prestazione del comparto della mobilità, con una stabilizzazione nel settore delle auto nuove (-0,2%) e un aumento sia in quello dell’usato (+6%) che nei motoveicoli (+10,9%). Prato, con una spesa destinata ai beni durevoli di 3.098 euro per famiglia, conserva il primato su tutte le provincie italiane.

Questi sono i principali risultati della ventiquattresima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Toscana, presentato oggi a Firenze.

Nel 2017 in Toscana il reddito disponibile pro capite è aumentato del 2,1%, attestandosi a 20.571 euro, un valore che è superiore rispetto ai 19.086 euro della media italiana. La spesa complessiva per i beni durevoli è stata pari a 4.478 mln di euro (+1,6% rispetto all’anno precedente), su un totale nazionale pari a 60.558 mln di euro.

I settori di spesa

- Auto e moto – Andamento lineare per il settore delle auto nuove, che mostra un assestamento dei consumi
(-0,2%), con la spesa complessiva che si attesta a 1.622 mln di euro. Buona performance per il comparto delle auto usate, che mostra un aumento del +6% (un dato più elevato della media nazionale, che è del +5,5%), raggiungendo i 1.109 mln di euro. Buono anche il tasso di crescita nel segmento dei motoveicoli, che registra un +10,9% (per 139 mln di euro).

- Mobili – Il settore dei mobili segna un incremento dei consumi delle famiglie dell’1,7% in linea con la media nazionale, con una spesa complessiva di 1.003 mln di euro.

- Elettrodomestici – Il comparto degli elettrodomestici grandi e piccoli mostra una lieve contrazione (-1,4%), con una spesa di 293 mln di euro. Il settore dell’elettronica di consumo evidenzia invece una riduzione più marcata (-4,4%) ma comunque più contenuta rispetto alla flessione registrata a livello nazionale (-5,3%). Per quanto riguarda il valore di spesa il dato si attesta su 164 mn di euro.

- Information Technology – Andamento negativo per il mercato dell’IT, con una riduzione del -5,9% e una spesa complessiva di 147 mln di euro.

Le province

Aumenta il reddito disponibile pro capite di tutte le province toscane. Il capoluogo è in testa alla classifica in valore con 23.606 euro (+2,1%), seguito da Siena con 21.864 euro (+2%), Lucca con 20.236 euro (+2,3%), Prato con 19.866 euro (+2%), Pistoia con 19.570 euro (+2,1%), Livorno con 19.365 euro (+2,1%), Pisa con 18.950 (+1,7%), Grosseto con 18.853 euro (+2%). Chiudono Arezzo con 18.416 euro (+1,9%) e Massa Carrara con 17.490 euro (+2,1%).

Per quanto riguarda il mercato delle auto nuove, Firenze registra una spesa complessiva di 413 mln di euro (-0,7%), seguita da Pisa con 215 mln (+0,4%), Lucca con 188 mln (-0,5%) e Livorno con 140 mln (+0,04%). Chiudono la classifica Massa Carrara con 79 mln (-2,6%) e Grosseto con 69 mln (+3,4%).

Quadro positivo per il mercato delle auto usate, con quattro province che arrivano a superare la media nazionale (+5,5%): Firenze è prima nella classifica con +8,2% (309 mln), segue Arezzo con +7,2% (105 mln), Massa Carrara +6,7% e Lucca +6,3%.
A livello provinciale il comparto dei motoveicoli evidenzia un andamento altalenante. Crescono infatti oltre la media nazionale (+9,8%) Pisa (+20,4%), Firenze (+15,5%), Grosseto (+13,7%), Massa Carrara (+11,1%) e Livorno (+10,8%). Prato (+9,3%), Siena (+5,1%) e Arezzo (+3,4%) mostrano un incremento più contenuto. Lucca e Pistoia sono le uniche provincie in controtendenza (rispettivamente -0,7% e -3,6%).

Nel settore dei mobili, per quanto riguarda la spesa complessiva, al primo posto troviamo Firenze con 277 mln di euro (+2,6%), seguita da Pisa con 113 mln di euro (+0,7%) e Lucca con 107 mln di euro (+1,5%). Chiudono Grosseto con 60 mln di euro (+1,8%) e Massa Carrara con 53 mln di euro (+0,6%).

Calo invece per il comparto degli elettrodomestici grandi e piccoli: Massa Carrara segna il dato migliore con -0,0%, seguita da Livorno con -0,4% e Pistoia con -1,0%. Le province che hanno evidenziato la maggior decrescita sono Prato (-1,9%) e Pisa (-2,7%).

Trend simile per elettronica di consumo, con dati però migliori rispetto alla media nazionale (-5,3%). Firenze mostra una spesa di 46 mln (-3,9%), seguita da Pisa e Lucca (rispettivamente 18 e 17 mln a -5% e -4,3%) e Livorno e Arezzo a 15mln con -3,7% e -4,4%. Chiudono Grosseto e Massa Carrara a 9 mln con -4,3% e -5,2%.

Il settore dell’Information Technology mostra un andamento in calo rispetto ai dati evidenziati nel 2016 per quanto riguarda i volumi di spesa. Prima Firenze con un controvalore di 43 mln di euro (-3,9%), seguita da Pisa con 16 mln di euro (-7,4%), Lucca con 15 mn di euro (-6,4%), Livorno con 13 mln di euro (-6,1%), Arezzo con 12 mln di euro (-7%), Pistoia con 11 mln di euro (-6,7%), Siena con 11 mln di euro (-6,1%) e Prato con 10 mln di euro (-7,1%), Grosseto con 8 mln di euro (-6,5%) e Massa Carrara con 7 mln di euro (-6,2%).

Fonte: Findomestic

Notizie correlate



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina