Gelatai blu al sapore d’arancio, gnomi artefici di giochi e dispetti, amicizie eroiche tra bambini e leoni, paesaggi avvolti dalla magia della notte e porti riflessi nelle acque del mare illuminati dal sole della fantasia. Reale o irreale, immaginaria o plastica, è la pienezza della vita, fonte di gioia e curiosità per il mondo dei bambini, che esce fuori da ogni pagina come un pop up antelitteram, che si respira in ogni visione, narrata e illustrata da Pinin Carpi. “Mi leggeva e rileggeva le sue fiabe senza tempo, storie in continua evoluzione, aperte alle emozioni di chi le ascoltava, aspettando una mia reazione, un mio feedback, un mio sorriso, costruiva le sue storie mescolandovi dentro un ingrediente che riteneva necessario per rendere la scrittura viva e attraente, il parere, l’interpretazione dei più piccoli”. Per Mauro Carpi, figlio di Pinin, protagonista di molte sue fiabe (Mauro e il Leone) è stato questo saper ascoltare e leggere nel cuore dei bambini uno dei motivi che ha reso celebre il padre i cui libri per l’infanzia hanno fatto innamorare intere generazioni di lettori. Un atto d’amore che ha stimolato curiosità, pensiero critico, ha innovato la letteratura degli anni Settanta attraverso la composizione di testi per l’infanzia privandoli di ridondanti chiose moralistiche, ha rafforzato il senso etico risvegliano la purezza d’animo dei lettori.
La famiglia Carpi e l’Unione comunale del Chianti fiorentino, in collaborazione con la Pro Loco di San Donato in Poggio, ricambiano il genio di un uomo che ha dedicato la propria vita alla crescita culturale e spirituale del suo tempo con un omaggio senza precedenti. Grazie al tesoro artistico e letterario messo a disposizione da Mauro e le sorelle Susanna e Anna, nel cuore medievale di Palazzo Malaspina ha aperto i battenti la mostra di un autore poliedrico Pinin Carpi (Milano 1920 - 2004) scrittore, poeta, illustratore, giornalista e critico teatrale.
Fino al 4 marzo sarà “Un giorno tutto da giocare”. A regalarlo al pubblico è l’evento ideato e allestito dagli architetti Mauro Carpi e Daria Moroni, promosso dai Comuni dell’Unione del Chianti fiorentino, Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Negli oltre cento documenti, alcuni dei quali inediti e mai esposti, tra acquerelli e volumi per l’infanzia, non c’è solo la ricerca sperimentale di Pinin, la sua tensione narrativa, la sua capacità immaginifica, ci sono i desideri di tutti quei bambini che l’autore ha saputo alimentare, il mosaico di sogni che Pinin ha ascoltato e realizzato attraverso il viaggio delle culture e delle diversità, come risorse e fattori di arricchimento, attratto da forme di espressione e creatività vicine e lontane che spaziano dall’arte fiamminga alla pittura cinese, dalla tradizione irlandese ai paesaggi mediterranei.
SEGNO E PAROLA NON SONO STATI MAI COSI’ VICINI, in dialogo fra loro, un fluire armonioso, quasi musicale, che fa scorrere insieme pagine e immagini. Strumenti essenziali per un autore innamorato della naturalezza dei bambini che parla con il linguaggio delle emozioni, si esprime attraverso pensieri in libertà, disegna fiabe e personaggi, fabbrica dimensioni parallele e surreali, tocca il mondo dei bambini con la forza della mente e del cuore. Pinin Carpi si riaffaccia dalla terrazza dalla conoscenza immaginifica. E' la voce dei suoi sentimenti che affiora da decine libri e acquerelli e sussurra a tutti, grandi e piccini: “Oggi è un giorno tutto da giocare”.
L'Unione comunale del Chianti fiorentino riscopre il valore artistico e letterario di un grande autore della letteratura per l'infanzia, protagonista dello scenario culturale del ventunesimo secolo, uno scrittore prolifico che dal 1968 ha inventato storie, ha pubblicato centinaia di racconti e fiabe, ha realizzato acquerelli e illustrato con tecniche pittoriche originali, ha educato all’arte e alla cultura pubblicando volumi enciclopedici e testi scolastici per l'insegnamento della storia dell'arte, ha descritto mete e destinazioni culturali e turistiche, ha recensito spettacoli teatrali.
Per i sindaci di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa l’ampio respiro culturale dell’evento è legato allo spirito innovatore di Pinin Carpi e al carattere inedito delle opere esposte. “La mostra vuole proporsi come percorso culturale rivolto ai visitatori di ogni età – affermano Giacomo Trentanovi e David Baroncelli - un’occasione unica di conoscenza e riscoperta di questo grande autore di cui potremmo ammirare l’estesa produzione sin dagli albori, con la prima opera realizzata nel 1940, le tecniche pittoriche incentrate sulla ricerca della forma nella macchia di colore che stendeva sul foglio prima di disegnare, il saper parlare ai bambini con un linguaggio vicino a loro, semplice, chiaro, ispirato alla tradizione orale, la formazione poliedrica dell’autore che ha scritto i primi libri turistici e i primi testi di educazione artistica esponendo gli argomenti con una modalità assolutamente inedita negli anni ’70, quella del racconto tematico e non cronologico. La mostra apre la ricca programmazione di eventi culturali che si terranno nel 2018 tra le sale rinascimentali di Palazzo Malaspina e rafforza un segno che caratterizza l’impegno culturale dell’Unione comunale portato avanti in collaborazione con l’istituto comprensivo Don Milani, le associazioni, i genitore e che si concretizza con l’attenzione al mondo dell’infanzia attraverso spazi, servizi, progetti ed eventi specifici nelle nostre biblioteche, nelle scuole, e negli spazi pubblici con attività di formazione e avvicinamento alla lettura e alla lingua inglese”.
Le opere di Pinin Carpi sono al centro di una mostra che ospita un'antologica 'pittorica' dai primi lavori agli anni duemila, arricchiti dall'esposizione di decine di libri e volumi per l'infanzia, da lui composti e pubblicati nel corso dell'intera parabola letteraria.
“Del passato letterario di mio papà - conclude Mauro - conservo molti ricordi, è ancora nitida l’immagine della mole infinita di corrispondenza, lettere e disegni che i bambini lettori accaniti, facevano recapitare alla nostra casa di Milano per ringraziare l’autore che li aveva fatti volare, la piccola grande ambizione di questa mostra che organizzo per la prima volta è quella di creare un ricordo contemporaneo nei bambini e negli adulti che non conoscono la produzione di Pinin Carpi, quel filo indissolubile che fa dialogare letteratura e arte e che ha cercato di trasferire in ogni sua attività culturale”.
La mostra è un invito a leggere la realtà con gli occhi della fantasia, spensierata e paradossale, a viaggiare con lo spirito dei bambini che crescono responsabili e consapevoli. Pinin Carpi si fidava dei bambini, dei loro desideri innati e profondi di giustizia, equità, felicità. Un esempio di modernità da cui ognuno di noi dovrebbe e potrebbe sentirsi ispirato.
L’autore
Pinin Carpi (1920 - 2004) è nato a Milano in una casa poco lontana da un ponte sul Naviglio da una famiglia di artisti. Ha cominciato sin da bambino a scrivere e a illustrare storie ispirato dall’attività artistica del padre Aldo. Dopo anni di attività come giornalista e critico teatrale nel 1968 pubblica il primo romanzo per l’infanzia, Cion Cion Blu. Pinin ha 48 anni e, a partire da questo momento, inizia un’attività molto prolifica che lo porterà a scrivere, illustrare e pubblicare decine di libri che spaziano dai romanzi (Susanna e il soldato, Il paese dei maghi), alle storie (Le lanterne degli gnomi, Il libro delle storie corte), a poesie e filastrocche (C’è gatto e gatto, Oggi è un giorno tutto da giocare), a testi di educazione artistica (Alla scoperta dell’arte, L’arte per i bambini) fino a comporre un’intera enciclopedia in otto volumi dedicata ai bambini (Il mondo dei bambini).
Le opere
Gli acquerelli. A partire dal suo terzo libro, Le avventure di Lupo Uragano (1975), Pinin Carpi comincia a illustrare i suoi libri. Progressivamente sviluppa una tecnica particolare caratterizzata da una prima fase di stesura del colore a acquerello e da una successiva definizione delle forme attraverso la china, che trova massima espressione nelle grandi tavole dei volumi Il sentiero segreto e Il mago dei labirinti. Nei suoi acquerelli si riconoscono molteplici influssi, da quello degli amati pittori olandesi e fiamminghi del ’500 e ’600 alle suggestioni dell’antica pittura cinese ai dipinti di William Turner.
La mostra sarà visitabile fino al 4 marzo 2018.
Titolo: "Pinin Carpi. Oggi è un giorno tutto da giocare"
Dove: Palazzo Malaspina, Via del Giglio n. 47 San Donato in Poggio (Fi)
Apertura: venerdì - sabato - domenica 16 - 19
Ingresso libero.
Info: 055 8072338.
Fonte: Ufficio Stampa
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