“Toscana your complete Pelargonium assortiment” è la scritta che campeggia in questi giorni nello stand di una nota multinazionale ad Essen in Germania che ospita, dal 23 al 26 gennaio, IPM ESSEN 2018 fiera del settore florovivaistico. Viene però da chiedersi quanto ci sia veramente di toscano in questi gerani. Questo il dilemma sollevato da Coldiretti Toscana, mettendo sotto lente d'ingrandimento un nuovo caso di quello che viene definito “Italian sounding”: in parole più semplici lo scippo dell’immagine italiana per vendere nel mondo prodotti che con il nostro Paese hanno poco a che fare.
“Questi comportamenti, ancorché legittimi quando si tratti di marchi regolarmente registrati, mettono in evidenza come la Toscana richiama un brand di grande qualità che si traduce in operazioni che colpiscono l'immaginario collettivo – dice Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – traendo in inganno i consumatori con un danno alle imprese floro-vivaistiche che lavorano sul nostro territorio. Ricordo che alla fiera IPM ESSEN 2018 partecipano 1.600 espositori provenienti da quasi 50 Paesi di tutto il mondo”.
“Nel sito web della multinazionale che ha registrato il marchio Toscana per commercializzare i sui gerani si legge “senti la Toscana nel tuo giardino” – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – e noi ci auguriamo che questi gerani provengano proprio dalla nostra regione”.
La Toscana, con il 15% della plv (produzione lorda vendibile) florovivaistica nazionale, risulta essere la prima regione d'Italia per la produzione complessiva di fiori e piante ornamentali. Il florovivaismo rappresenta circa il 30% della plv dell'intero settore agricolo della Toscana. Si tratta quindi di una PLV di oltre 700 milioni di euro con una superficie di circa 7.500 ettari, ripartiti tra vivaismo (6.500 ha) e floricoltura (1.000 ha).
L'attività vivaistica ornamentale è concentrata nella Valle dell'Ombrone Pistoiese e interessa e 1.500 aziende ed oltre 5.500 addetti diretti. La Toscana, in forza di questa grande tradizione nel settore ornamentale riveste una posizione di rilievo anche a livello europeo, contribuendo per il 6% alla formazione della produzione florovivaistica complessiva dell'Unione.
La Toscana è leader indiscussa in Italia per la quantità e qualità dei prodotti ornamentali. In Toscana si possono trovare fiori e piante ornamentali provenienti da tutte le zone del mondo, da quelle tropicali coltivate in ambienti protetti a quelle dei climi freddi allevate nelle zone più interne e sulla montagna appenninica, a quelle tipiche del clima mediterraneo nelle aziende situate nella parte costiera e in quella meridionale.
“Il florovivaismo sta attraversando un periodo non facile ed occorrono interventi di sostegno – continua Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana – Siamo soddisfatti che nella legge di bilancio 2018 sia stata accolta, anche grazie al nostro pressing, la proposta di rendere possibile la detrazione fiscale per le ristrutturazioni di giardini e terrazzi privati e condominiali, come riconosciuto per gli appartamenti, in modo da dare “ossigeno” – conclude De Concilio – alle imprese florovivaistiche ed ai livelli occupazionali che esse sono in grado di sviluppare”.
Infatti tra le molte novità di interesse per il mondo agricolo previste dalla legge di Bilancio 2018 di particolare rilievo il varo del “Bonus verde”. Nella manovra, infatti è contenuta la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il “bonus” si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali.
Fonte: Coldiretti Toscana
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