L’ATTIVITA’ DELL’ISTITUTO STOMATOLOGICO TOSCANO. La salute del cavo orale sempre più al centro dell’attenzione per numerose patologie. Questo il messaggio che verrà lanciato venerdì 26 e sabato 27 a Viareggio (Lucca) in occasione del 5° Congresso dell’Istituto Stomatologico Toscano. L’evento individua tematiche comuni ai vari operatori per promuovere al tempo stesso formazione e aggiornamento, con il denominatore comune dell’alto livello culturale e scientifico. Il tema di quest’anno è quello della patologia orale: un approccio pratico per identificare una serie di indicazioni concrete per la pratica di tutti i giorni. L’intenzione è quella di analizzare i rapporti delle infezioni orali con le malattie sistemiche e contestualmente dare chiare indicazioni per la diagnosi e il trattamento delle patologie orali più frequenti, in particolare quelle infiammatorie e quelle neoplastiche.
NEOPLASIE: DENTISTI E IGIENISTI DENTALI PRIME SENTINELLE. I numeri relativi al cancro orale sono infatti in aumento: quasi 6000 cancri oro-faringei all’anno in Italia. “Eppure, si tratta di una patologia facilmente diagnosticabile, in quanto non colpisce un organo profondo e non ha una manifestazione tardiva” afferma il prof. Ugo Covani, Direttore dell’Istituto Stomatologico Toscano (Centro di Odontoiatria della Casa di Cura San Camillo – Forte dei Marmi). Tuttavia, persiste un forte ritardo diagnostico, sia per la trascuratezza del paziente, che talvolta tende a ignorare lesioni o altri sintomi che potrebbero far intuire la presenza di un tumore, sia per quella degli stessi medici. Tanto più tardiva è la diagnosi, tanto più demolitivo è l’intervento per l’estensione raggiunta dal cancro. Un intervento per questo tipo di neoplasie implica anche grosse conseguenze a livello psicologico, in quanto diventa necessario intervenire sul volto e su altre parti esteticamente rilevanti. “Affinché si riesca ad implementare un’efficace prevenzione è importante che si riconosca un adeguato ruolo al dentista, ma anche all’igienista dentale. Quest’ultima è la figura che dialoga maggiormente col paziente, vi passa molto tempo insieme, si occupa dei controlli preliminari: un insieme di fasi a seguito delle quali può veicolare i messaggi ai pazienti soprattutto per quanto riguarda i fattori di rischio rappresentati dal fumo e dall’alcol” sottolinea il prof. Covani.
“Oggi l’igienista dentale ricopre un ruolo fondamentale per la salute orale del paziente e non solo: sono infatti appurate le correlazioni tra malattia paradentale e patologie sistemiche” spiega la professoressa Annamaria Genovesi, professore straordinario a tempo determinato all’Università Guglielmo Marconi di Roma e responsabile del reparto di Igiene Orale dell’Istituto Stomatologico Toscano . “Per mantenere la salute serve l’equilibrio microbiologico del cavo orale, con adeguate forme di igiene e controllo. L’igienista diventa così il personal trainer del paziente: lo deve seguire e soprattutto istruire per un’azione quotidiana che permetta di guadagnare la salute”. In Italia ci sono circa 7mila igienisti dentali: un numero comunque ancora insufficiente, specie se si pensa al rapporto tra dentisti e igienisti di 1 a 10 in Paesi come Stati Uniti, Canada ed altri.
Ogni paziente dovrebbe avere la giusta consapevolezza dell’importanza di un controllo periodico dal dentista per prevenire tutte le malattie orali: ciò significa anche un risparmio sul futuro, visto che la prevenzione permette di evitare interventi più costosi e invasivi in seguito. “Un limite cui bisognerà presto ovviare” evidenzia il prof. Covani “è l’assenza di una rete diagnostica pubblica per il cancro orale: tutti gli ospedali hanno un centro per la prevenzione del tumore della sfera genitale femminile, mentre non c’è la diffusione sul territorio di una rete altrettanto valida per intercettazione, controllo e prevenzione del cavo orale”.
SALUTE DELLA BOCCA E SALUTE GENERALE. Da sempre, nella storia della medicina, la bocca è lo specchio della salute e oggi il suo ruolo sta tornando d’attualità. “Le infezioni della bocca sono oggi studiate molto attentamente perché possono attraverso complesse meccanismi portare a danni sistemici come il diabete” afferma il prof. Covani, “Il diabete, infatti, facilita le infezioni, che squilibrano a loro volta ulteriormente il diabete. È un rapporto reciproco che si verifica nella totalità dei casi di coloro che sono affetti da diabete. Un’attenta cura delle infezioni del cavo orale contribuirà a migliorare anche la terapia del diabete. L’altra malattia emergente è la cardiopatia ischemica, la quale risente anch’essa delle infezioni del cavo orale”. Due prestigiose associazioni americane, infatti, la American Heart Association e la American Academy of Periodontology, ossia le società scientifiche a cui fanno riferimento rispettivamente i cardiologi e i paradontologi, hanno fatto una statement congiunto in cui dichiarano che un’infezione del cavo orale può favorire l’insorgere di cardiopatia ischemica e la cura della medesima infezione può migliorare anche quest’altra patologia.
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