“Tagliare ulteriormente il personale sanitario non è possibile e, in ogni caso, il presidente Rossi e l’assessore Saccardi devono allargare il confronto almeno ai sindacati. Non possono chiudersi in una stanza con i direttori generali toscani e lì decidere tutto, come già avvenuto (secondo quanto riportato dalla stampa e mai smentito)”. Lo affermano Paolo Sarti e Tommaso Fattori, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, che hanno presentato una mozione per la rapida riapertura di confronto con le organizzazioni sindacali e degli operatori del servizio sanitario regionale sul tema del personale. Nella mozione si chiede anche che, contrariamente a quanto prospettato, sia valutato un piano di stabilizzazioni e di assunzioni nei settori di maggiore complessità, sia a livello ospedaliero che territoriale.
“Non ci sono margine per operare altri tagli al personale -aggiungono Sarti e Fattori - tanto che gli organici sono in affanno in regime ordinario, per non parlare di quando scattano i periodi di maggior affollamento, come in agosto o durante l’epidemia influenzale. Dobbiamo investire sul personale per salvare la sanità pubblica toscana dalla decadenza in cui sta andando e proteggerla dal privato con la perdita del suo intrinseco valore universalistico”.
“Le organizzazioni sindacali -ricordano i consiglieri- hanno preannunciato, in mancanza di una rapida riapertura di un confronto sulle problematiche del personale con la Giunta regionale, lo stato di agitazione e una mobilitazione generale. Il personale, in particolare quello del comparto, in questi anni si è fatto carico di salvaguardare il sistema pubblico regionale garantendo il più possibile servizi e prestazioni ospedaliere e territoriali, e lo ha fatto sobbarcandosi turni estenuanti all’interno per altro di un blocco dell’aumento degli stipendi (fermi oramai da oltre otto anni). Nel check che ci arriva dal Monitoraggio 2017 sulla spesa sanitaria del quarto Rapporto della Ragioneria di Stato, nel nostro paese la spesa per il personale sanitario pubblico è in continua diminuzione: oltre il 20% in meno dal 2000 al 2016, per passare da un'incidenza del 39,8% a quella del 31% sulla spesa sanitaria totale. Sempre nel rapporto si evidenzia un crollo dei redditi da lavoro dipendente nel SSN: tra il 2011 e il 2016 hanno fatto registrare un calo medio annuo dell'1,3% . Il peggiore risultato -concludono Sarti e Fattori- di tutti i settori di spesa della sanitaria pubblica”.
Fonte: Sì Toscana a Sinistra
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