Adolescente con il diabete, la famiglia: "A Empoli continui ritardi per il materiale necessario alla cura"

La medicina nel campo del diabete ha fatto notevoli passi avanti negli ultimi anni a iniziare dall'utilizzo di sensori e microinfusori che, controllando automaticamente il livello di glicemia nel sangue e regolando l'insulina, permettono di evitare fastidiose iniezioni e prelievi di sangue dai diti. Purtroppo se la sanità pubblica funziona male, le innovazioni mediche non hanno alcun valore.

La segnalazione arriva da una famiglia di Fucecchio con una bambina di 12 anni che soffre di questa patologia. Dopo aver fatto richiesta è stata garantita dall'Asl la fornitura annuale del kit per la cura del diabete attraverso sensore e microinfusore. Ogni mese la famiglia si deve recare alla farmacia del San Giuseppe di Empoli per ritirare il materiale necessario per la terapia. Purtroppo la maggior parte delle volte si sentono dire la solita frase: "spiacente il materiale non è ancora arrivato". Ritardi e cattiva gestione del servizio che costringerebbero il paziente a ricorrere alla puntura sul dito e a tutti quei metodi 'invasivi' che rendono la vita di una 12enne molto più difficile di quanto già non lo sia a causa della patologia. Inoltre il ritorno al prelievo del sangue dal dito e alla 'penna' per l'iniezione di insulina non è così immediato in quanto potrebbe creare degli scompensi nei livelli di glicemia nel sangue.

"Da due anni - spiega il padre - abbiamo utilizzato questo sensore collegato al microinfusore che permette a mia figlia di non ricorrere al prelievo di sangue dal dito, alle punture, e migliorare il suo stile di vita. La richiesta vale per un anno, ma ogni mese siamo costretti a recarci ad Empoli per prendere il materiale. Molte volte devo prendermi un permesso a lavoro. Questo non sarebbe un problema, ma se poi alla farmacia mi dicono che il materiale non c'è, di ripassare il giorno successivo o che devo aspettare, non posso che essere arrabbiato. Non capisco perché a causa di una disorganizzazione del servizio si debba fare un passo indietro nel metodo della terapia e si debba peggiorare lo stile di vita di una 12enne. Questo è inaccettabile".

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