Misericordia di Firenze, celebrazioni del patrono San Sebastiano

Il 20 gennaio la Misericordia di Firenze celebra San Sebastiano martire, patrono del Sodalizio. Nella sede di piazza Duomo e per la prima volta quest’anno anche nelle sezioni dell’Arciconfraternita sono stati distribuiti ai fiorentini 23 quintali di panellini benedetti, simbolo di fede, di amore verso il prossimo e di vicinanza alla città. Questa usanza risale al 1581 quando furono stanziati fondi “per 150 picce di panellini a Simone fornaio del campanile”, per distribuirli in segno di carità ai bisognosi e ai sofferenti. La Santa Messa è stata celebrata S.E Cardinale Giuseppe Betori davanti a tanti fiorentini e alle autorità che anche quest’anno hanno voluto essere presenti alle celebrazioni del patrono della Misericordia di Firenze: l’assessore regionale al Welfare Stefania Saccardi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, dell’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro, la presidente del consiglio comunale di Firenze Caterina Biti, il Questore di Firenze Alberto Intini. “La Misericordia di Firenze resterà sempre fedele ai principi dei suoi padri fondatori: fare la carità con umiltà e amore ai bisognosi - ha detto il Provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani -. Ringrazio tutte le autorità presenti, ma un saluto e un ringraziamento speciale va a tutti i dipendenti e a tutti i fratelli e le sorelle che tutti i giorni si impegnano con passione e professionalità a favore del prossimo. Una volta donare il pane non era un gesto simbolico, ma era un gesto di carità che contribuiva a sfamare i bisognosi. Dopo quasi 8 secoli questo gesto si ripete, perché la Misericordia di Firenze è viva, è presente e attenta ai bisogni della città. Questa è sì una festa nostra, ma deve essere una festa di tutta Firenze. La Misericordia è un dono, un valore che appartiene a tutta la città. Firenze e la Misericordia sono cresciute assieme”. Già da ieri sera, e per tutta la giornata, tantissimi Fratelli hanno lavorato per confezionare e consegnare i quintali di pane. Quest’anno sono stati anche allestiti dei presidi: la Sezione Nord in piazza delle Cure, la Sezione Oltrarno in piazza dell’Isolotto, mentre la Sezione Campo di Marte e quella di Ponte di Mezzo hanno allestito un banco davanti alle rispettive sedi in viale dei Mille e in via di Caciolle. Nel corso della giornata il Museo della Misericordia sarà eccezionalmente aperto dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30.

In occasione dei festeggiamenti i capi di guardia “Festaioli” – Maurizio Innocenti, Sac. Alessandro Lombardi e Mons. Michele Pes - hanno offerto in ricordo ai Confratelli e alle autorità cittadine il libro “La carità a motore”. La pubblicazione, frutto di una accurata ricerca nell’archivio della Misericordia, racconta di come l’Arciconfraternita, nel 1911, si dotò della prima ambulanza per rispondere alle esigenze di una città sempre più grande. Il libro sarà presentato venerdì 26 gennaio, alle ore 17.30, nella Sala del Corpo Generale nella sede di piazza Duomo. Interverranno il Provveditore Giovangualberto Basetti Sani, il responsabile comunicazione e cultura capo di guardia Maurizio Naldini, l’archivista Barbara Maria Affolter e l’autrice Silvia Nanni. Lunedì 22 gennaio alle 15.30 nel Corpo Generale della Misericordia di Firenze di piazza Duomo avverrà la Vestizione a Fratelli Onorari della Misericordia di Firenze di Giuseppe Zamberletti, presidente emerito della Commissione Grandi rischi della Protezione Civile; della Dottoressa Postiglione del Coordinamento di Protezione Civile dei Lagunari Macchioni; di Fabrizio Curcio del Dipartimento della Protezione Civile; del Professor Nicola Casagli dell'Università di Firenze; di Roberto Bruno Mario Gerola direttore dell’Ufficio volontariato e risorse del servizio nazionale della Protezione Civile. La motivazione di questa riconoscenza è la pluriennale collaborazione instaurata tra la Misericordia di Firenze e questi professionisti, e che ci ha visto più volte impegnati, sia in missioni sul territorio nazionale che all'estero.

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