Un'intera città si è stretta in un caloroso abbraccio intorno la famiglia di Marco Alderighi, il noto ristoratore morto lo scorso 15 gennaio in Garfagnana per le esalazioni di monossido di carbonio.
In centinaia hanno partecipato al funerale che si è tenuto questa mattina, giovedì 18 gennaio, alle ore 10 nella chiesa di Santa Maria a Ripa di Empoli. Una folla immensa che ha accompagnato "Marcone" nel suo ultimo viaggio testimoniando il grande affetto che in molti nutrivano per il 39enne. In molti non sono neanche riusciti ad assistere alla cerimonia, tante erano le persone che hanno riempito la chiesa.
Erano presenti anche autorità locali tra cui il sindaco Brenda Barnini, che su facebook aveva lanciato un appello alla cittadinanza a partecipare alle esequie, gli assessori Antonio Ponzo Pellegrini ed Eleonora Caponi, oltre al deputato Dario Parrini. Anche i commercianti di Empoli hanno condiviso simbolicamente il cordoglio tenendo le luci abbassate alla loro attività in concomitanza con la messa funebre, mentre fiori e messaggi di cordoglio sono stati portati all'esterno della serranda dell'Osteria n.30, il ristorante gestito da Marco nel cuore di Empoli.
Sulla Chiesa di Santa Maria a Ripa e su tutta la cittadina è calato un velo di tristezza, ma soprattutto di rabbia per una morte assurda, ingiustificabile. Perché perdere un figlio, un amico, un parente è doloroso, ma perderlo in queste circostanze è straziante.
Durante la cerimonia è stata letta una lettera scritta dai soci di una vita che hanno accompagnato Marco durante la sua attività di imprenditore. Nella lettera hanno ricordato le varie tappe lavorative raggiunte insieme, ma anche un episodio di 11 anni fa, quando Marco ebbe un malore e finì in ospedale: "Non ci sono parole, siamo rimasti senza fiato. Undici anni fa una coincidenza ti ha salvato e ci ha regalato altri 11 anni di te. Questa volta purtroppo non è successo. Hai lasciato un vuoto immenso in tutti noi, buon viaggio"
Il pensiero è andato poi a Michele, il 43enne amico di Marco che era con lui durante la tragedia a San Pellegrino in Alpe. Durante l'omelia di Don Guido Engels è stato chiesto di pregare per lui affinché "Dio lo possa guarire e riportare tra noi". Attualmente si trova all'ospedale Cisanello di Pisa in prognosi riservata. La preghiera di un'intera città va quindi a lui, affinché non si aggiunga un'altra tragedia al bilancio di quel 15 gennaio.
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