Il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti l'opera con piu 'like'. Bene anche su Twitter e il nuovo sito
Oggi il canale social Instagram delle Gallerie degli Uffizi (@UffiziGalleries) ha superato l’importante traguardo dei 100 mila followers. Tra i musei di arte antica, con questo risultato, gli Uffizi sono in pole position sia per il numero di followers in assoluto, sia per la quota di crescita. Se si considerano anche i musei d’arte contemporanea, che globalmente riescono ad attrarre più numeri sui social media, gli Uffizi si sono portati al secondo posto in Italia dopo la Peggy Guggenheim Collection di Venezia (147 mila followers), avendo da poco sorpassato anche il museo della Triennale di Milano (97.5 mila followers).
Ogni giorno su Instagram gli Uffizi postano un’opera d’arte, corredata di descrizione e interpretazione bilingue (italiano e inglese), spesso collegandola a brani di poesia del presente o del passato. Fra le opere postate è notevole il successo in termini di “likes” collezionati non soltanto per i capolavori della pittura rinascimentale e barocca, ma anche della statuaria antica – per la quale fra l’altro gli Uffizi, fino al periodo a cavallo tra Otto e Novecento, erano soprattutto famosi, prima che il cambiamento del gusto privilegiasse la pittura.
Le cinque opere finora più apprezzate dai nostri followers sono:
1 – il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti (7.875 cuoricini)
2 – il Laocoonte di Baccio Bandinelli (7.618 cuoricini)
3 – Pallade e il Centauro di Sandro Botticelli (7.195 cuoricini)
4 – l’Annunciazione di Leonardo da Vinci (5.800 cuoricini)
5 – il Torso Gaddi, arte greca, I secolo a. C. (5.285 cuoricini)
Diversamente da Instagram, il canale Twitter delle Gallerie degli Uffizi (anch’esso denominato @UffiziGalleries) comunica la vita e la cronaca del museo, le attualità e le novità, informando i followers in tempo reale su nuovi restauri, mostre, convegni, concerti, iniziative speciali, compleanni di artisti e committenti importanti per la storia di degli Uffizi e di Firenze. Sebbene solo al secondo posto dopo Brera tra i musei statali italiani per numero di followers (22,450), con Twitter gli Uffizi si piazzano invece al primo posto mondiale per “engagement” (frequenza di interazione dei followers con i contenuti) e indice di performance (“PPI”, calcolato in base a interazione e crescita), secondo il recente studio dell’istituto di ricerca su gestione del turismo della Haute école spécialisée de Suisse occidentale.
Inoltre il lancio del nuovo sito web delle Gallerie degli Uffizi (www.uffizi.it) il 27 settembre scorso lo ha catapultato al primo posto tra le pagine non a pagamento su tutti i principali motori di ricerca, finalmente spostando i siti dedicati al bagarinaggio online in posizioni secondarie. Con sezioni dedicate alle informazioni pratiche sulla visita, le opere esposte, mostre e eventi, i singoli musei, l’accessibilità, l’educazione permanente, le famiglie, guide e gruppi, scuole e studiosi, un magazine e altro, il sito ogni giorno viene arricchito di nuovi contenuti. In particolare si registra un’importante frequentazione da parte degli utenti per la sezione Ipervisioni, che comprende mostre virtuali con immagini ad alta definizione, tra le quali il catalogo digitale completo della mostra attuale a Palazzo Pitti, “Tracce: Dialoghi ad arte nel Museo della Moda e del Costume”.
Commenta il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “I nostri due canali social e il sito web sono strumenti fondamentali per favorire dialoghi e dibattiti incentrati sulle opere da noi custodite e sulla vita del museo. Poco più di due anni fa gli Uffizi non avevano nemmeno un sito web, adesso invece siamo in testa alle iniziative digitali tra i musei italiani. È di particolare valore il fatto che sia su Instagram, sia su Twitter ci confrontiamo con un pubblico fedele che torna anche più volte al giorno a guardare e rispondere ai nostri nuovi contenuti, e che nel caso di Instagram è veramente globale, mentre i fedeli di Twitter comprendono un bacino prevalentemente radicato a Firenze e Toscana. Così con i mezzi tecnologici contribuiamo a realizzare il sogno del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana: gli Uffizi diventano sempre di più il museo del mondo, e al contempo il museo dei fiorentini.”
Fonte: Ufficio Stampa
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