Nei prossimi giorni, è atteso un lieve aumento dei geopotenziali in area mediterranea, favorito dallo spostamento di quel minimo barico verso il Mediterraneo orientali, responsabile del peggioramento che sta attraversando in queste ore la nostra regione. Le conseguenze di questa manovra barica, favorirà l'insediamento di un blando campo anticiclonico, che renderà il clima più stabile sulla nostra regione, accompagnato da una ventilazione dapprima settentrionale, poi nord-orientale, in scorrimento lungo il bordo occidentale, di una propaggine dell'anticiclone europeo di secondaria entità, che si estenderà fino al Mar Baltico. Si tratterà una breve tregua, visto che già a partire dalla serata di sabato, una nuova perturbazione si avvicinerà alle nostre coste, raggiungendo poi nella nottata, le zone interne della regione, ed apportando un netto peggioramento del tempo, destinato ad accompagnarci anche nei giorni successivi.
Scendiamo nel dettaglio previsionale, con le previsioni odierne, quando avremo ancora al mattino un cielo nuvoloso con precipitazioni sparse, destinata dal pomeriggio a divenire residuali e spostarsi sulle zone orientali e di confine. La ventilazione inizierà a virare verso ovest, presentandosi debole sulle zone interne, moderata lungo la costa. I mari sono previsti mossi, localmente molto mossi nella prima parte della giornata, in un contesto termico in netto calo.
Trattandosi di una sostanziale lacuna barica, inizialmente mercoledì avremo ancora una nuvolosità variabile con locali addensamenti, più compatti sulle zone appenniniche. I venti deboli, faranno da sfondo a mari poco mossi a sud di Livorno, fra poco mossi e mossi a nord. Le temperature minime subiranno una sostanziale inversione termica, registrando un sensibile calo, massime stazionarie o in lieve calo, dove la copertura nuvolosa si presenterà più estesa.
L'effimera fase ritornante, collegata a quel minimo barico bloccato sul Mediterraneo orientale, richiamerà aria umida e potenzialmente instabile sulle zone meridionali, apportando localizzate precipitazioni sul litorale grossetano e livornese. Altrove il cielo si presenterà tra poco e parzialmente nuvoloso, grazie anche ad una ventilazione da est, tra debole e moderata nelle zone interne, che spingerà nel suo moto antiorario, le nubi più compatte sulle zone meridionali. I mari poco mossi sottocosta e mossi al largo, mentre le temperature si manterranno stazionarie.
Ventilazione che da nord-est tenderà a rafforzarsi nella giornata di venerdì, apportando locali forti raffiche nelle zone più esposte, ma aprendo anche a schiarite più estese, soprattutto lungo la costa. Il tutto in un contesto più fresco, pur entro le medie stagionali del periodo, con i mari tra poco mossi e localmente mossi.
Successivamente, i modelli a medio termine, intravedono tra la seconda parte di sabato 13, e la giornata di domenica 14 gennaio, l'avvento ed il consolidamento, di una vasta area depressionaria, imperniata sull'afflusso di aria più fresca ed umida, proveniente dal flusso zonale nord-atlantico, inizialmente in scorrimento lungo il bordo dell'anticiclone in ritirata verso est.
Le precipitazioni, specialmente nella prima fase del peggioramento si dimostreranno deboli anche negli accumuli, per poi aumentare di intensità e frequenza nella giornata di martedì 16 gennaio, giorno in cui si andrebbe formando un profondo minimo barico sul mar Ligure, per poi lasciare spazio ad una lenta fase ritornante, che tramuterà la fase perturbata in instabilità.
Condizioni di estrema variabilità che neppure a fine step previsionale, permettono di intravedere un periodo più asciutto, e che rimanderebbe almeno al fine settimana successivo, un timido miglioramento, ovviamente troppo distante per essere considerato dai modelli attendibile.
Pur con le dovute cautele del caso, appare comunque credibile l'ipotesi di una seconda decade del mese di gennaio, ancora in mano alle sorti di un redivivo flusso zonale nord-atlantico, che ci riporta ad un contesto per la nostra regione più autunnale che invernale. Disturbando anche i modelli a lungo termine, dovremo attendere ancora, forse la fine del mese, per un cambio di pattern tale da riportare qualche sbuffo di aria più fredda anche sulla Toscana. Sia chiaro non stiamo parlando di neve al piano o 10 gradi sotto lo zero... no... immaginare un contesto invernale nella nostra regione, significa anche e talvolta un anticiclone russo disposto in blocco, oppure una serie di gelate mattutine, con valori anche di 2 soli gradi sotto lo zero. Perchè questo era l'inverno toscano di circa 20 anni fa... non del medioevo... ed era considerato già allora, dai miei predecessori che studiavano l'atmosfera, fuori norma, per le medie trentennali del periodo...
Gordon Baldacci