Incendio al calzaturificio Rox di Porcari: i risultati delle rilevazioni Arpat

Il Laboratorio di Area Vasta ARPAT di Livorno ha concluso le analisi sui campioni prelevati - in collaborazione con la ASL - nelle zone di possibile ricaduta dei fumi dell'incendio (cono) sviluppatosi presso il calzaturificio ROX a Porcari il 28 dicembre scorso, ed alcuni fuori da esse.

Le determinazioni effettuate dal laboratorio sono relative ai microinquinanti: IPA (idrocarburi policiclici aromatici), Diossine e PCB diossina-simili. Per quanto riguarda gli IPA i dati in tabella sono riferiti al Benzo(a)pirene, preso a riferimento per questa famiglia di sostanze.

I risultati relativi alle Diossine e ai PCB Diossina-simili riportati, sono espressi come LB (Lower Bound). Facendo così è possibile evidenziare una piccola ricaduta di tali inquinanti nella zona del "cono" vicina a via G.Puccini.

Tale ricaduta è più evidente osservando il valore di concentrazione del Benzo[a]Pirene, sebbene tutti i valori siano ampiamente inferiori a quelli di riferimento normativo.

Dall'incendio si sono sviluppati quantità piccole di microinquinanti. Di questi si sono formati principalmente gli IPA (vedi il Benzo[a]Pirene assunto come riferimento per tale famiglia).
I valori di concentrazione di tutti i microinquinanti ricercati sono ampiamente inferiori ai valori limite di riferimento e, quindi i  prodotti vegetali non sono contaminati.
Queste informazioni sono state anticipate al Comune ed alla Asl per le valutazioni di loro competenza, seguirà nei prossimi giorni una relazione tecnica più dettagliata.

Fonte: Arpat - Ufficio stampa

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