Modifiche al piano tariffario dei siti comunali e un dialogo più stretto e ufficiale con i siti museali privati. Saranno questi due dei primi interventi messi in campo dall’assessorato alla cultura in accordo con quello al turismo anche e soprattutto in vista al lavoro di preparazione per la candidatura Unesco 2019.
«Volterra – spiega l’assessore alla cultura Eleonora Raspi- ha bisogno di un’ulteriore spinta sul piano culturale. Per questo è mio intento nel nuovo anno iniziare un processo di selezione, programmazione e supporto diretto esclusivamente ad attività mirate. Volterra, i suoi musei e le sue aree archeologiche hanno bisogno di un maggiore coordinamento, unità, e di una specifica azione di valorizzazione e riconoscimento. Nel corso di questo anno prevediamo, quindi, di agire in tal senso, anche e soprattutto in vista al lavoro di preparazione per la candidatura Unesco 2019. La vita culturale della nostra città è una questione seria e per sostenerla è necessario il contributo da parte di tutti, Amministrazione, uffici, musei privati, associazioni, cittadini e perché no, anche turisti».
Per quanto riguarda le tariffe il costo della Card è stato portato a 16 euro, rispetto ai precedenti 14, introducendo però due fattori chiave: la categoria degli studenti universitari, al momento esclusa da ogni piano, beneficia del biglietto ridotto a 13 euro, mentre la tariffa “gruppo” di 10 euro sarà attuata dalle 6 unità piuttosto che dalle 15 precedenti. Inoltre, nell’ottica di un rafforzamento dell’offerta culturale della città, è in programmazione l’attivazione di percorsi museali alternativi a quelli già esistenti che possano conciliare siti comunali con siti privati (la cosiddetta Volterra MiniCard), e secondo delle convenzioni attraverso la Volterra Card con gli stessi privati (nella forma ad esempio di uno sconto sul biglietto di ingresso). Sicuramente in queste operazioni, che potranno essere in vigore già dal prossimo primo marzo 2018, entrerà a far parte Palazzo Viti, mentre interlocuzioni positive sono in corso con il Museo Diocesano di Arte Sacra.
Fonte: Comune di Volterra - Ufficio Stampa
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