Lo scorso 13 novembre sulla via Provinciale Francesca Sud si è verificato un terribile incidente, ora Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli punta alla messa in sicurezza del tratto tra gli incroci con via degli Orti e via Sant'Andrea a Santa Croce sull'Arno. Il gruppo di opposizione, infatti, ha deciso di presentare una mozione al sindaco Giulia Deidda e al Consiglio comunale.
Andiamo per gradi. Quasi due mesi fa, all'incrocio con via D'Azeglio, un bambino di nove anni venne investito da una giovane alla guida della sua auto. Finì subito in coma, fu necessario l'elisoccorso Pegaso che lo trasportò al Meyer dove è rimasto per molte settimane prima di un trasferimento in un altro istituto fuori dalla Toscana. La situazione del piccolo non è delle più semplici, ma sta lottando per tornare alla normalità grazie all'aiuto della sua famiglia.
Il gruppo consiliare di opposizione Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli è rimasto colpito dalla drammaticità dell'incidente. Ha ascoltato le proteste delle persone che abitano o comunque orbitano attorno a quel tratto di Francesca Sud e ha deciso di intervenire: "Ben 120 persone hanno firmato una petizione per avere più sicurezza in quell'area. Lì le auto, purtroppo, vanno a velocità molto alta e la carreggiata si restringe da Villa Pacchiani verso il centro. L'incidente di novembre è il più tragico, ma c'erano stati anche altri sinistri nei mesi precedenti".
Dissuasori e parcheggi sono le idee di Ricostruiamo: "Chiediamo al sindaco e alla giunta che vengano rimossi i parcheggi lungo la strada perché limitano la visibilità e rendono stretta la via. Inoltre dovrebbero essere installati dossi dissuasori o riduttori di alta velocità di nuova generazioni, in modo tale anche da evitare l'effetto negativo delle vibrazioni sugli edifici vicini".
Non è finita qui. Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli ha deciso anche di presentare un'interpellanza per capire quali e quante quote, parte dei proventi delle multe, siano destinate alla sicurezza stradale. Secondo il Nuovo Codice della Strada i proventi delle sanzioni amministrative per infrazioni del codice stesso sono devoluti a regioni, province e comuni quando sono accertate da funzionari, ufficiali o agenti degli enti suddetti. Il 50% dei proventi, sempre stando al Nuovo Codice, deve essere destinato sia alla manutenzione sia al miglioramento della sicurezza stradale. "Chiediamo dunque come sono stati destinati i proventi derivanti dalle sanzioni negli anni precedenti al 2017, indicando la somma anno per anno" si legge nell'interpellanza di Ricostruiamo.
Gianmarco Lotti
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