Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si recherà alle 13.30 presso il centro di accoglienza di Vicofaro a Pistoia, nella parrocchia di don Massimo Biancalani. Verrà valutata la situazione e le eventuali iniziative da prendere in seguito alla notifica di chiusura del centro per adeguare alcuni locali alle norme vigenti. Qui le dichiarazioni dopo la visita.
Le parole del vescovo Tardelli
Salvini: "Tempi duri per il prete"
"Tempi duri per il prete che ama circondarsi di clandestini africani, ancora un po' e la canonica scoppiava". Lo scrive in un tweet il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commentando la notizia della chiusura del centro di accoglienza di Vicofaro, a Pistoia, gestito da don Biancalani.
Pd in Regione: “Auspichiamo risoluzione rapida problemi. Esperienza Don Biancalani molto importante”
«Ci auguriamo che la parrocchia di Vicofaro possa far fronte quanto prima ai rilievi operati dalla prefettura e predisporre quelle misure in grado di ripristinare i livelli di sicurezza richiesti. Crediamo che l’attività di accoglienza e di integrazione nei confronti dei migranti da parte di Don Biancalani rappresenti un’esperienza da salvaguardare e da valorizzare, perché essa si è sviluppata in sintonia con lo spirito di apertura che sempre ha contraddistinto Pistoia e la Toscana».
Lo dicono Massimo Baldi e Marco Niccolai, consiglieri regionali Pd eletti in provincia di Pistoia, commentando la notizia della chiusura del centro di accoglienza di Don Biancalani a Vicofaro.
«La nostra regione – aggiunge il capogruppo Pd in Regione Leonardo Marras – in questi anni difficili ha sperimentato con successo un modello di accoglienza diffusa che ha dato risposte concrete e ha ci ha consentito di superare l’emergenza e di gestire in maniera corretta ed umana il fenomeno migratorio. L’esperienza di Vicofaro e la grande generosità di Don Biancalani, in questo senso, hanno aggiunto valore a quel modello e per questo – conclude – auspico che il centro parrocchiale di Pistoia possa rapidamente tornare ad essere operativo».
Bartolomeo e Pira (Lega): "La situazione non era più tollerabile"
"Non ci sorprendiamo affatto - affermano Massimo Bartolomeo e Sonia Pira, rispettivamente Segretario provinciale e Commissario cittadino della Lega - che sia arrivata una sensata decisione da parte degli organi competenti per la chiusura del controverso centro per immigrati gestito a Pistoia da don Biancalani. Un fatto da noi ampiamente caldeggiato anche perchè la condotta di alcuni ospiti è stata nel tempo per nulla irreprensibile. Una situazione non più tollerabile e quindi era doveroso porre un freno all'attività portata avanti, talvolta con un criticabile ed eccessivo esibizionismo non tipico di chi indossa un abito talare. Ci auguriamo che tale struttura non dia più, pertanto, ospitalità a persone non meglio identificate e che l'attività del prelato si concentri esclusivamente nell'opera di sostegno ed assistenza nei confronti dei tanti pistoiesi indigenti."
Spinelli (Mdp): “Dispiace per la decisione della Prefettura, fare il possibile perché struttura possa ripartire. Disprezzo di Salvini per don Biancalani è vergognoso”
“Il centro di accoglienza di don Biancalani, a Vicofaro, nell’ultimo anno è stato più volte oggetto di critiche e aggressioni, ultima quella all’inizio di questo mese nei confronti di un gruppo di ragazzi ospitati nella struttura. Per gli episodi avvenuti e per tutto il lavoro svolto fin qui dal parroco e dai volontari, la notizia della chiusura di questo centro dispiace. Asl, Vigili del fuoco e Prefettura fanno bene a svolgere la propria parte, il proprio ruolo, verificando i livelli di sicurezza previsti dalla legge. Auspico che quanto prima siano realizzati gli interventi di messa in sicurezza richiesti, al fine di salvaguardare e far ripartire una realtà simbolo d’accoglienza e d’integrazione. Ma a lasciarci sgomenti sono le parole sprezzanti di Salvini, ministro della Repubblica, che oggi dileggia don Biancalani e gioisce per la decisione della Prefettura, mostrando, ancora una volta, un atteggiamento vile e vergognoso. Oltretutto a fronte della violenza con cui ogni giorno Salvini si scaglia contro i più deboli, non sono affatto cambiate le condizioni di vita di chi in questo Paese vive un disagio economico e sociale, tutti problemi nascosti sotto una propaganda coscientemente dirottata verso l’odio per lo straniero. A don Biancalani rinnoviamo tutta la nostra fiducia e il nostro sostegno, convinti che presto, a fronte dei dovuti interventi richiesti, potrà riaprire le porte del centro. Serve una reazione unitaria da parte della società civile, delle forze politiche che si riconoscono nei valori dell’accoglienza, dell’antifascismo e dell’integrazione, e delle istituzioni a tutti i livelli: serve una ricerca della verità capace di contrastare e fermare questa deriva estremista, pericolosamente incitata dai rappresentanti di questo Governo che mette gli ultimi contro i penultimi e che alla fine non risolve i problemi di nessuno”. È quanto dichiara Serena Spinelli, capogruppo Mdp in Consiglio regionale e coordinatrice regionale di Articolo Uno Mdp, a seguito della chiusura del centro di don Biancalani e delle esternazioni del ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Berti (CasaPound): "Adesso controlli anche su altri centri"
Sulla vicenda della chiusura da parte della Prefettura del centro di accoglienza di Vicofaro interviene il portavoce pistoiese di CasaPound Lorenzo Berti: “Non possiamo che essere felici per la decisione della Prefettura, CasaPound è l’unico movimento che è sceso in piazza per chiedere apertamente la chiusura del centro di Vicofaro, in seguito agli arresti di alcuni ‘ospiti’ ed al malumore di tanti residenti. Ci auguriamo che questa azione non rimanga isolata, magari consentendo la riapertura del centro tra pochi mesi, ma che anzi vengano effettuati controlli altrettanto puntuali anche in altri centri con noti problemi strutturali (Sammommè) o di sovraffollamento (Ramini) e che in passato sono stati legati a vicende di cronaca nera. Dal punto di vista politico l’unico provvedimento concreto che, al di là delle chiacchiere propagandistica, può essere attuato è l’uscita dal progetto Sprar di accoglienza migranti, cosa che CasaPound chiede da tempo ma che purtroppo non sembra essere nei piani dell'amministrazione comunale di centrodestra”.
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