Coop L'Avvenire, possibilità di riassunzione o sostegno economico per i 76 lavoratori

Vertenza Cl’a (Cooperativa l’Avvenire 1921, ex Consorzio Etruria, Montelupo Fiorentino): stamani è stato sottoscritto in Regione Toscana l’accordo di mobilità per i 76 lavoratori tra la Fillea Cgil, l’azienda e Sicrea (il colosso emiliano delle costruzioni di cui Cl’a farà parte tramite affitto di ramo d’azienda).

Alla base dell’accordo c’è la libera scelta del lavoratore di aderire o meno al progetto di Sicrea: in entrambe i casi è previsto un un sostegno economico per accompagnare i lavoratori in questo periodo di incertezza integrando di fatto la Naspi. Nei fatti, una parte dei lavoratori (circa 8) saranno trasferiti nel ramo d’Azienda che riguarda esclusivamente un cantiere. Altri avranno la possibilità di valutare la proposta di Sicrea nel momento in cui riuscirà a garantirsi dei nuovi lavori anche provenienti dal perimetro attuale di Cl’a nei tempi che saranno possibili. Se entro 30 giorni dal licenziamento i singoli non avranno trovato lavoro, fuori o dentro Sicrea, potranno scegliere se restare in attesa di una eventuale proposta da parte di quest’ultima (entro 1 anno), e in tal caso potranno avere un incentivo fino a 10mila euro lordi ridotti se chiamati prima o se trovano alternative occupazionali di lungo periodo; oppure, nel caso contrario, se non si crede nel progetto, il lavoratore potrà beneficiare subito di 6mila euro lordi.

Inoltre, oltre al diritto di precedenza nelle assunzioni, c’è anche quello della territorialità del primo impiego: infatti, se la proposta che fa Sicrea a chi si è reso disponibile è fuori dalla Toscana il lavoratore può rifiutare senza perdere l’incentivo.
“Non abbiamo sottoscritto l’accordo per il trasferimento d’azienda perché non aveva l’obiettivo di trovare soluzioni complessive ai lavoratori di Cl’a, ma convintamente abbiamo posto la firma sull’accordo di mobilità. Il tutto, con un contributo di Sicrea non affatto scontato - dice Giulia Bartoli, segretaria generale Fillea Cgil Toscana -. Così dovrebbe ragionare il sistema cooperativo ad oggi fortemente in difficoltà dovuta dalla crisi e dalla concorrenza al ribasso che ha rappresentato la strategia, miope e scorretta, di galleggiare nella crisi.

Siamo convinti che in Toscana sia necessario rafforzare questo sistema, con il sostegno di tutti a partire da chi non ce l’ha fatta come Cl’a. Con questa operazione salviamo ciò che era possibile provando a non scaricare tutto il peso di scelte sbagliate ed eventi inevitabili sui più deboli”. Conclude Bartoli: “Il risultato è superiore al mandato ricevuto in assemblea che all’unanimità ha approvato i contenuti riferiti dal sindacato lo scorso venerdì pomeriggio. Alle condizioni date non potremmo ipotizzare un accordo migliore, sapendo che comunque stiamo gestendo esuberi e licenziamenti dentro una procedura di liquidazione coatta amministrativa”.

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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