Matteo Salvini in Toscana per il tour elettorale, contestato a Livorno

(foto da Facebook)

Oggi, 23 febbraio, Matteo Salvini, candidato per la Lega, ha iniziato la tappa toscana del suo tour elettorale. E' partito da Grosseto dove ha incontrato gli elettori per strada. Annuncia il suo arrivo, come di consueto, dalla sua pagina Facebook dove scrive: "Qui Grosseto, prima tappa del lungo tour di oggi tra Toscana ed Emilia, con tanta gente che ha voglia di riprendersi in mano il proprio Paese!". Una volta iniziato il comizio, Salvini attacca Renzi, che proprio domani sarà nella stessa città per il tour elettorale del Pd nel palazzetto dello sport. E poi continua: "Noi non scegliamo i palazzetti chiusi ma preferiamo stare in mezzo alla gente. Io sto tra la gente e non come gli altri sui social a rispondere ai ragazzi. Parliamo di cose serie e non della filosofia".

Poi da Grosseto il leader della Lega si sposta a Piombino. Anche qui, selfie di rito con gli elettori. Scrive: "Insieme ai lavoratori delle acciaierie di Piombino. Sapere che in tanti contano su di me è un onore, saprò mantenere gli impegni.
P.S. Stringere la mano a un operaio che mi dice 'ho sempre votato a sinistra, ma stavolta mi fido di te' mi riempie il cuore". Qui, alle domande dei giornalisti risponde: "Mi auguro che l'accordo per le acciaierie non sia l'ennesima presa in giro per gli operai, una nuova presa in giro come ce ne sono già state".

Al suo arrivo a Livorno, Salvini era atteso da 150 manifestanti pacifici dell'area antagonista che hanno esposto uno striscione con su scritto: "Salvini fascista, Livorno non ti vuole". Nei giorni scorsi, anche Giorgia Meloni, leader di FdI, è stata accolta da manifestanti contrari alla sua presenza nella città labronica. Uno dei manifestanti annuncia al megafono: "Siamo in piazza per contestare Salvini, un altro seminatore d'odio. Abbiamo deciso di rispondere a questa provocazione perché Livorno è e sarà sempre antifascista".

La questura di Livorno ha disposto transenne anti-filtraggio anche in via delle Galere, accesso alla sala dove la Lega tiene un'iniziativa per la campagna elettorale, davanti alla quale i manifestanti si sono spostati intonando cori come 'Salvini a testa in giù', 'Livorno non ti vuole' e cantando Bella ciao.

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