Vendevano Brunello di Montalcino, Sassicaia e Chianti Doc di bassa qualità e adulterati tramite l'aggiunta di alcol. Sono 9 le persone rinviate a giudizio nell'inchiesta condotta dai carabinieri di Roma e dal Nas di Firenze. L'inchiesta è iniziata nel 2015 con l'arresto di tre persone e 7 iscritte al registro degli indagati. Sono accusate di associazione a delinquere per la frode in commercio di contraffazione di marchio e origine del vino, di frode in commercio alla vendita di sostanze non genuine e riciclaggio.
Il vino, di bassa qualità, era imbottigliato a Empoli, qui venivano apposte etichette false e poi spedito in Emilia Romagna e Lazio, da cui poi prendevano la strada dell'estero; la meta preferita era la Costa Rica dove c'era una società che faceva capo ad alcuni indagati di 'Mafia Capitale'.
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