“Intendo manifestare la mia piena condivisione degli obiettivi dell’iniziativa del garante regionale dei detenuti, Franco Corleone, che ha intrapreso un’azione nonviolenta, digiunando per tre giorni, allo scopo di sollevare l’attenzione sulla drammatica situazione delle carceri in Toscana. Come cappellano del carcere di Sollicciano vivo con sgomento il cronicizzarsi di situazioni di degrado che in qualunque altro luogo della città sarebbero considerate da tutti intollerabili. A fronte dei pur lodevoli sforzi compiuti ogni giorno dalla direzione, dal personale addetto e dai volontari, i problemi strutturali restano enormi, la rieducazione impraticabile e l’assistenza sanitaria, già insufficiente, è drammaticamente inadeguata a fronteggiare il disagio psichico che colpisce necessariamente chi si trova ristretto in condizioni lesive della dignità umana.”
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