Ai domiciliari 26 dipendenti della Provincia di Massa e del Genio civile, altri 3 hanno avuto il divieto di dimora. L'operazione dei carabinieri di Massa Carrara sull'assenteismo sta andando avanti in queste ore: sono 70 in totale gli indagati. Le indagini sono andate avanti da novembre 2016 a maggio 2018, evidenziando una diffusa prassi di assenteismo ingiustificato tramite un ingegnoso aggiramento delle regole. Sono impegnati 110 militari che hanno compiuto perquisizioni a Massa, a Carrara, Montignoso, Sarzana (Spezia), Viareggio (Lucca) e Pisa.
Il presidente della Provincia Lorenzetti: "Collaboriamo per le indagini"
“Piena fiducia nell’operato della magistratura, da parte nostra collaborazione e trasparenza per le indagini”, sono le parole del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti dopo i fatti che vedono coinvolti alcuni dipendenti dell’Ente in merito ad assenze e irregolarità.
“Ciò che bisogna attendere al momento è l’accertamento delle responsabilità da parte dell’organo giudicante – continua Lorenzetti – per questo auspichiamo una rapida risoluzione dei fatti in questione. Metteremo in atto un’azione ferma e risoluta nei confronti di chiunque abbia avuto un comportamento illecito a danno della collettività, condotta che purtroppo getta discredito anche sull’immagine della Provincia.
Tengo a sottolineare però che, in questo periodo che mi ha visto alla presidenza e nonostante le recenti riforme che hanno causato ristrettezze e limiti nella gestione quotidiana dell’ente, ho potuto constatare la professionalità e l’attaccamento al lavoro da parte degli uffici, un merito di molte persone, dipendenti, che non è possibile denigrare a causa di questi fatti.
Ciò che deve essere chiaro è che la Provincia collaborerà con la massima trasparenza per lo svolgimento delle indagini comunicando fin da ora che nel caso di responsabilità accertate chiederemo il risarcimento di ogni danno subito compreso quello causato all’immagine dell’ente provinciale”.
Fp-Cisl: “Massimo rigore e trasparenza"
Fp Cgil e Cgil Toscana e locali: "Inaccettabili responsabilità individuali"
Inchiesta sui dipendenti pubblici arrestati a Massa, la nota di Fp Cgil Toscana, Cgil Toscana, Fp Cgil Massa Carrara, Cgil Massa Carrara: “Abbiamo appreso dalle cronache di questa mattina dell’arresto di alcuni dipendenti pubblici. Esprimiamo massima fiducia verso l’operato della magistratura, l’auspicio è che l’inchiesta arrivi il più velocemente possibile a chiarire ogni situazione: tali comportamenti, qualora fossero confermate le accuse, sono da condannare. Il lavoro della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, che operano con serietà impegno e dedizione per garantire servizi ai cittadini, non può essere macchiato e cancellato da inaccettabili responsabilità individuali e per questo diciamo ‘stop’ a chi volesse strumentalizzare la vicenda per far partire l’ennesima campagna denigratoria”.
La giunta regionale decide il licenziamento per dipendenti colpevoli
Licenziamento senza preavviso per i dipendenti regionali per i quali risulti accertata la falsa attestazione della presenza in ufficio. E' quanto ha deciso la giunta regionale che oggi pomeriggio si è riunita, su iniziativa del presidente Enrico Rossi, in relazione alle indagini della procura di Massa. Quest'ultima infatti interessa anche alcuni dipendenti passati all'amministrazione regionale con il passaggio delle funzioni provinciali.
La decisione adottata dà mandato alle strutture regionali competenti per applicare la sanzione disciplinare conseguente all'infrazione accertata. Sanzione che, lo prevede la stessa normativa nazionale, è appunto quella del licenziamento per i dipendenti pubblici che attestino falsamente la presenza in servizio.
La stessa decisione prevede che siano verificate l'esistenza di responsabilità dirigenziali per omesso controllo e dà mandato all'avvocatura regionale perché si attivi per il recupero degli eventuali danni subiti dall'amministrazione per i comportamenti dei dipendenti.
Uil-Fpl si costituirà parte civile
Il nostro sindacato da sempre si definisce garantista, ma se gli esiti dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Massa Carrara confermassero i comportamenti fraudolenti di quei 26 lavoratori, darò mandato al nostro ufficio legale per costituirci parte civile.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Michelangelo Librandi.
I dipendenti pubblici infedeli - ha sottolineato Librandi - sono ladri della dignità dei milioni di dipendenti pubblici che, ogni giorno, si mettono al servizio di tutti i cittadini del nostro Paese. È giusto, dunque, sospendere i ‘fannulloni’ e, se colpevoli, licenziarli, chiedendo conto anche ai dirigenti che non hanno vigilato.
Non possiamo più consentire a nessuno di infangare l’immagine di una categoria che quotidianamente svolge con passione e dedizione il proprio lavoro, nonostante operi in condizioni estreme, tra carenza di organico, mancanza di investimenti e senza alcuna tutela.
D’altra parte, - conclude Librandi - non vogliamo che ci si ricordi dei dipendenti pubblici solamente nei casi di calamità o di gravi situazioni nei quali si evidenzia l’operato dei tanti infermieri, medici, vigili del fuoco, polizia di stato, polizia locale, protezione civile e volontari, che, come sempre, con la loro professionalità e serietà dimostrano il loro valore, sempre in prima linea e pronti a dare il massimo nei momenti di difficoltà.
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