Il nostro paese sta vivendo da tempo in un clima pesantissimo di paura, di intolleranza e di incitamento all'odio razziale: l'immigrato, il richiedente asilo, il rom, viene additato come il pericolo che insidia quotidianamente la nostra vita;la chiusura dei porti (minacciata ma comunque irrealizzabile) e il sostegno alle politiche xenofobe di Ungheria e Austria (politiche che se realizzate colpirebbero per prima proprio il nostro paese), vengono sbandierate ogni ora da ministri irresponsabili che in questa martellante costruzione del nemico hanno l' UNICO strumento per non far emergere la loro incapacità di governare.
Siamo, quindi, insieme al Comune e alla Regione nel denunciare il grave rischio che sta correndo la nostra democrazia. Parteciperemo alla manifestazione "insieme contro il razzismo" certo, ma questo non ci esime da denunciare con forza che anche le politiche incerte e sbagliate di Regione e Comune degli anni passati hanno favorito la nascita di questo clima; politiche di accoglienza e di integrazione fatte e non fatte, iniziate ed abbandonate, hanno concorso a non gestire con incisività una trasformazione epocale della nostra società.
Politiche sociali insufficienti e contraddittorie che hanno generato negli strati più deboli della società sentimenti di diffidenza prima, di vera e propria avversione poi, per chi viene comunque vissuto come qualcuno che ci porta via il poco che abbiamo (lavoro, casa, servizi sociali, ecc.). Se vogliamo contrastare la marea nera che rischia di sommergere il nostro paese dobbiamo tutti riconoscere gli errori fatti in questo settore negli ultimi anni, dalla Legge Turco Napolitano al Decreto Minniti Orlando ed invertire la rotta. Così come in sede locale gli annunci “priorità agli italiani” del Sindaco Nardella riferito alle attribuzioni delle case popolari si inseriscono nel solco culturale che oggi Regione e Comune attaccano.
Serve contrapporre una visione equa e inclusiva della società, serve anche in sede locale recuperare quelle relazioni con le comunità che negli anni sono state abbandonate.
Sinistra Italiana è "contro il razzismo insieme" a chi con coraggio e coerenza nell'associazionismo e nella società civile affronta la trasformazione sociale in atto, rifiuta la guerra tra poveri, rifiuta le politiche liberistiche che portano alla riduzione dei diritti, alla privatizzazione dei servizi essenziali, insieme a chi apre spazi di dialogo, di partecipazione e non riduce o ignora l'ascolto, il confronto, la partecipazione dei cittadini.
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