Un viaggio chiamato legalità con gli studenti di Empoli e Cerreto a bordo delle carovane Arci

(foto gonews.it)

Si è concluso il progetto sulla legalità G.R.Att. che ha coinvolto gli studenti del biennio I.I.S "G. Ferraris- F. Brunelleschi"e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi. Ma tutti subito al lavoro per ripartire con nuove progettualità!

Si è concluso il progetto 2017/2018 sulla promozione della legalità democratica, “ G.R.Att. “ che l'Arci Empolese Valdelsa ha realizzato sul territorio con il contributo della legge Regione Toscana 11/99 e al coordinamento di Arci Toscana, e che ha coinvolto gli studenti del biennio I.I.S. “G. Ferraris – F. Brunelleschi” di Empoli e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi.

Grazie all’impegno sul tema della Regione Toscana è stato finalmente possibile dare continuità a percorsi sulla legalità rivolti ai giovani studenti, cosa che invece prima si risolveva in poche e concentratissime iniziative, sebbene molto formative ed emotivamente segnanti. Ne era un esempio la Carovana Antimafie, nata due anni dopo le stragi di Capaci e Via d’Amelio grazie ai ragazzi dell’arci Sicilia e a Rita Borsellino che decisero di imbastire un percorso a tappe nell’isola, dove, di piazza in piazza si allestivano attività, proiezioni, piccole biblioteche per mostrare alla gente quello di cui veniva privata. Queste prime Carovane antimafia nel giro di pochi anni hanno valicato i confini siciliani fino a diventare Internazionali.

Le Carovane organizzate da Arci Empolese Valdelsa in passato sono state quindi degli uragani: in una sola giornata si incontravano studenti e rappresentanti sindacali, si ospitavano testimoni e studiosi del tema, si organizzavano pranzi e cene per autofinanziamento. Giornate intense, bellissime, faticose che lasciavano in ognuno di noi la voglia di fare di più, e di pensare, per l’anno seguente ad un lavoro da far ripartire.

Da queste premesse e grazie al collaudato lavoro di cerniera fatto sul territorio da Arci Empolese Valdelsa, è stato possibile strutturare un percorso articolato in varie fasi, attività e iniziative che hanno riunito tanti soggetti sensibili a questo tema: i nostri Circoli Arci Rossetti - Cerreto, Santa Maria e Ponzano - Empoli, San Donato -Vinci, Puppino - Castelfiorentino, immancabili le Leghe SPI-CGIL di Empoli, Cerreto-Vinci, Castelfiorentino, la CGIL di Empoli, Avviso Pubblico-Firenze, l’associazione Slow Food e la Coop Cerreto-Vinci, l'I.I.S. “G.Ferraris- F Brunelleschi” e l'Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi, l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa.

“Partendo da un'attività semplice e aggregante come il confezionamento dei pacchi contenenti i prodotti arrivati dai terreni confiscati alle mafie ed affidati alle cooperative sociali ci siamo incontrati e, mentre ci passavamo pasta e ceci, marmellata e vino, ognuno ha portato il proprio contributo per arrivare ad un programma - spiega Valeria Carboncini, responsabile legalità Arci Empolese Valdelsa. “Quest’anno il lavoro con i giovani ha coinvolto gli studenti del biennio I.I.S. “G. Ferraris- F. Brunelleschi” e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi, che abbiamo incontrato tante volte in plenaria e che poi hanno lavorato classe per classe, con i loro insegnanti e che sono stati coinvolti i varie attività. Una di queste, il viaggio “Empoli – Cinisi Andata e ritorno - 40 anni dopo l’omicidio di Peppino Impastato”, realizzato anche grazie al contruibuto dell ’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, ha consentito a cinque studenti dell’I.I.S. “G. Ferraris- F. Brunelleschi”, Lorenzo Cavallaro, Olivia Innocenti, Gabriele Capperi, Marcello Garinei e Matteo Giffoni, accompagnati dai loro insegnanti, da educatori dell'Arci Empolese Valdelsa e da volontari di Arci Servizio Civile Empolese Valdelsa aggregati al gruppo organizzato da Don Zappolini, di fare un’esperienza diretta ed emozionante.

Con l'incontro di lunedì 14 maggio all’IIS Ferraris Brunelleschi, con la presenza di Andrea Campinoti, Marco Antonelli, Alessandro Grazzini di Avviso Pubblico che sono stati “intervistati” dagli studenti sul fenomeno delle mafie in Toscana e la preziosa testimonianza del professore di diritto Giuseppe Staltari, si è concluso il progetto empolese con la richiesta ai ragazzi di lavorare ad un “prodotto di restituzione” che sarà il trait-d’union con il lavoro dell’anno prossimo.

Il 24 maggio, invece, al Circolo arci Rossetti di Cerreto Guidi getteremo le basi per il lavoro dell’anno prossimo insieme ad Alessandro Gallo.

Fonte: Ufficio Stampa Arci Empolese Valdelsa

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