Una nota asciutta, quella del Magistrato della Misericordia La Serra (San Miniato), per chiudere ogni polemica nata su Facebook a margine della donazione di un defibrillatore nella scuola primaria.
"Il Magistrato della Confraternita di Misericordia di La Serra ringrazia S.E. Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato che ha accettato il nostro invito di presenziare e recitare una preghiera, in occasione della nostra donazione alla Scuola Primaria di La Serra, di un defibrillatore semi-automatico. Un sentito ringraziamento anche al Sindaco Vittorio Gabbanini, all'Assessore alla Scuola Chiara Rossi, alle Maestre ed ai bambini che hanno coronato con la loro gioia e allegria, questa bellissima festa".
Ma di quale polemica stiamo parlando? La madre di una delle alunne presenti alla inaugurazione, Elena Ulivieri non ha gradito il momento della preghiera di benedizione per il dono fatto. "Non si può dire una preghiera in orario scolastico - spiega in un lungo post su Facebook Ulivieri - Ricordo che un anno fa, all'infanzia, ci furono un po' di storie sulla benedizione pasquale delle aule. In quell'occasione fummo avvertiti, e noi ci sentimmo liberi di scegliere. Il punto è che in quell'occasione mi sono sentita rispettata nella mia scelta. E quindi disponibile a non bloccare qualcosa che a qualcuno dava gioia e a me, semplicemente, non dà nulla. Ritrovarmi però nel mezzo di una preghiera in un momento inaspettato e irregolare, no. Mi ha fatto proprio male. Mi sono sentita tradita".
Libera Chiesa in libero Stato, era la frase che Camillo Benso di Cavour pronunciò nel discorso alle Camere per approvare Roma capitale d'Italia. Per la madre la preghiera è stata fuori luogo, e a suo supporto molti hanno commentato e appoggiato questo punto di vista.
Abbiamo contattato il vice governatore della Misericordia Gabriele Fogli: "Noi siamo un'associazione cattolica, l'intervento del vescovo Migliavacca era concordato e francamente questa polemica mi sembra inutile. Tra l'altro tutto è avvenuto a fine orario scolastico, perché per ritardi vari la preghiera è stata fatta intorno alle 12.30, quando i ragazzi sarebbero già usciti di scuola". "Si sta distogliendo l'attenzione da quello che è il fatto principale - commenta ancora - cioè la donazione del defibrillatore alla scuola".
Quel che è sicuro invece è che le polemiche sul caso non sono destinate a placarsi, nella grande arena dei social media.
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