Fusione Sds, Rusconi (Ricostruiamo): "LeU protesta, ma votò a favore"

Sul tema della fusione delle Società della Salute, che in questi giorni tiene banco in tutti i consigli comunali del comprensorio, interviene Marco Rusconi, consigliere comunale di “Ricostruiamo”: “La nuova Società della Salute recepisce in tutto e per tutto le linee guida della legge regionale, quelle linee guida che negli ultimi anni hanno prodotto politiche disastrose in ambito sanitario, che hanno portato alla chiusura di presidi sanitari e di ospedali, al taglio di centinaia di posti letto e all’allungamento delle liste di attesa, tant’è che per certi tipi di diagnosi sono state stipulate convenzioni con servizi privati”.

Rusconi entra poi nel merito e critica i contenuti, ponendo alcune domande: “Vien da chiedersi, ed è una domanda frequente che non solo io mi faccio, come mai servizi che potrebbero essere gestiti da una collaborazione stretta tra comuni e ASL debbano passare per enti intermedi, addirittura nella zona empolese questo servizio passa alla società della salute in eredità dall’unione dei comuni, che aveva come prima funzione la gestione del sociale e che certifica in questa maniera il proprio fallimento nella gestione di questo servizio. E questo non perché vi sono amministratori brutti, cattivi e disonesti, ma più semplicemente perché quando si eroga un servizio, di qualsiasi natura esso sia, meno intermedi o “enti” ci sono tra il cittadino e la fonte del servizio e più l’erogazione del servizio risulta snella e funzionale, con meno burocrazia paralizzante, con meno burocrati da stipendiare, meno difficoltà organizzative, costi più sostenibili. Purtroppo la Società della Salute rappresenta una di queste società ed enti intermedi contro i quali il centro-destra da anni si è sempre opposto.”

Secondo Rusconi “Quando si ricorre a una fusione tra due società come queste, lo si fa per adoperare un cambio di rotta, utile a sistemare qualcosa che non ha funzionato come si sperava e, anche in questo caso, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una società della salute che non ha raggiunto gli obiettivi che si era imposta in origine. Un ente che qualche tempo fa sembrava addirittura prossimo allo smantellamento, è’ infatti impossibile scordarsi come le società della salute con la sentenza 326 del 17 novembre del 2010 della Corte Costituzionale videro un verdetto a loro avverso che ha il sapore della bocciatura. La fusione a freddo tra questi due enti viene spacciata come una soluzione per razionalizzare la spesa, erogare maggiori servizi e accorpare il tutto in nome di un finto risparmio, ma le Società della Salute, sono ormai a tutti gli effetti un ente terzo che usa fondi comunali senza che i consiglieri degli enti che ne fanno parte possano di fatto esercitare la loro funzione di controllo.”

Il consigliere infine critica Liberi e Uguali: “Apprendiamo dai giornali che il Comitato Valdarno Inferiore di Liberi e Uguali ha di fatto bocciato questa fusione, con tematiche anche condivisibili sotto certi aspetti. Peccato che i suoi rappresentanti all’interno del consiglio comunale di Santa Croce abbiano votato a favore della fusione in perfetta sintonia con il Partito Democratico senza proferire parola. Certe giornalate non servono a niente se non sono accompagnate da prese di posizione nette e concrete all’interno dei consigli comunali”.

Fonte: Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli - Ufficio Stampa

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