Il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, risponde all'appello per le prossime elezioni sottoscritto da cittadini, sindacati e associazioni, per una Empoli Antifascista e Antirazzista.
"Ho letto con attenzione, interesse e sintonia l’appello per Empoli democratica, antifascista e antirazzista sottoscritto da decine di cittadini empolesi esponenti del sindacato, delle associazioni e che si riconoscono nei valori della sinistra democratica.
Molti degli argomenti al centro del documento sono stati materia di impegno per questa amministrazione in questi 5 anni. Il percorso fatto per il riconoscimento della medaglia d’oro al valore civile che da 70 anni la nostra città meritava di ottenere ma che solo nel 2018 siamo riusciti a farci riconoscere. Il lavoro costante sui progetti educativi di “Investire in democrazia” che ogni anno porta decine di studenti di tutte le nostre scuole a lavorare sul tema della memoria. Abbiamo poi rinnovato nel 2017 il gemellaggio siglato 20 anni fa con il comune di Gusen e fatto partire un nuovo progetto di Erasmus plus legato alla memoria e alla costruzione di una cittadinanza europea. Insieme all’ARCI Empolese Valdelsa e ai redattori dell’ “Atlante delle guerre” abbiamo avviato un nuovo progetto con le scuole che porta i ragazzi a conoscere i conflitti a scoprirne le cause e a ragionare su come questi sono alla base delle migrazioni. Anche questo ci è sembrato un modo importante per attualizzare i valori che sono alla base della nostra comunità e che costruiscono anticorpi democratici alla deriva razzista e xenofoba. E’ per gli stessi motivi che consideriamo pericoloso il decreto Salvini che lungi dal garantire sicurezza alle città non farà altro che creare nuovi esclusi e nuove potenziali situazioni di tensione.
Tra poche settimane si concluderanno i lavori di restauro dell’ex Casa del Fascio di S.Maria e insieme ad ANPI, ANED e ARCI e alla Casa del Popolo abbiamo avviato un percorso di condivisione su quale futuro dare a quei locali che finalmente torneranno a disposizione del quartiere e della città tutta. Vorremmo certamente che vi trovasse spazio adeguato la valorizzazione della memoria civica legata alla Resistenza, alla Liberazione e alla deportazione. Quella medaglia d’oro è infatti il riconoscimento al sacrificio di centinaia di concittadini che per adesione ad un’idea alta di libertà e democrazia non si piegarono mai al regime fascista e furono vittime innocenti.
Il “Corridoio della memoria” come lo avevamo definito 5 anni fa, vale a dire il percorso che idealmente collega Piazza 24 Luglio attraverso Largo della Resistenza alla Biblioteca Fucini non è più solo un sogno. La Piazza è stata riqualificata e anche i locali degli ex bagni pubblici dove per la prima volta ha trovato sede anche un’istituzione culturale come il “Premio Letterario Pozzale”. I lavori su Largo della Resistenza e quelli di ristrutturazione della Biblioteca sono ora in corso e si concluderanno entro l’estate. Più in generale questi interventi di rigenerazione urbana comprendono anche la ristrutturazione dell’Ex Sert che domani sarà Casa della Salute a piano terra e Condominio solidale ai piani superiori, l’ospedale vecchio che diventerà il cuore pulsante della vita sociale e culturale della città aprendosi completamente con accessi diretti da Piazza del Popolo e da Via Roma e l’ex Convitto dove troveranno spazio sempre più attività legate alle divisioni multimediali e per ragazzi della Biblioteca. Un progetto di rigenerazione urbana che abbiamo chiamato HOPE (Home of people & equality) che sarà completato entro il 2021 e che ha beneficiato di importanti finanziamenti da fondi europei. La rigenerazione urbana basata sulla rigenerazione sociale e funzionale del centro storico.
Sempre in questo mandato amministrativo è stato avviato il percorso di stesura di un unico Piano strutturale per i cinque comuni dell’empolese. Grazie a questo strumento di pianificazione strategica e urbanistica sarà possibile dare sostanza e prospettiva all’idea di un Comune che si affaccia sull’Arno e di cui la “Città sulle due Rive” fu la prima suggestione.
Dal punto di vista infrastrutturale questo mandato amministrativo si chiuderà con il raggiungimento di tre fondamentali obiettivi: la costruzione della nuova 429 fino a Castelfiorentino, la realizzazione del primo tratto di circonvallazione a sud della ferrovia e la già avvenuta apertura al traffico della bretella di collegamento tra lo svincolo di Empoli Est e il Polo Tecnologico di Via Piovola. Tre strade attese da anni dalla nostra città che oltre a portare beneficio nella vita quotidiana di migliaia di cittadini e lavoratori, ci consentono di continuare a guardare con fiducia allo sviluppo del nostro territorio da sempre basato principalmente sulle attività manifatturiere. E proprio per rispondere alle esigenze di sviluppo di molte imprese storiche legate ad Empoli e più in generale alle necessità delle aree industriali e produttive della città, abbiamo elaborato e approvato lo scorso novembre una variante urbanistica per le zone produttive. Senza dare la possibilità alle aziende di rimanere e crescere sul territorio non può esserci sviluppo, né posti di lavoro, né redistribuzione di ricchezza ma vi è soltanto spazio per la rendita.
Infine un’ultima notazione rispetto alla tassazione in questi 5 anni. Quando ci siamo trovati nel 2014 a dover regolare la TASI siamo stati tra i primi in Italia a prevedere esenzione totale per i pensionati con la pensione minima e per i lavoratori in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione, oltre a costruire un sistema di aliquote crescenti al crescere del valore catastale dell’immobile. Nonostante l’abolizione dell’IMU sulla prima casa abbia comportato per il Comune di Empoli la diminuizione di 1 milione di euro di gettito abbiamo mantenuto invariate tutte le aliquote per gli immobili di più basso valore e non abbiamo mai ritoccato le tariffe dei servizi a domanda individuale (asili nido, mensa e trasporto scolastico). L’altro grande impegno di questi anni è stato quello della lotta all’evasione fiscale con cui solo nel 2018 abbiamo recuperato circa 1 milione e 700mila euro, un risultato importante sia in termini economici che di equità.
Leggendo i contenuti dell’appello pertanto non posso che riconoscermi non solo nello spirito generale, che invita a valutare la necessità di difendere quel sistema di valori e principi che da sempre guida le amministrazioni comunali di centro sinistra della nostra città, ma anche evidenziare in modo positivo come concretamente gran parte dei temi indicati siano stati l’agenda di riferimento di questa amministrazione negli ultimi 5 anni. E’ con questo spirito pertanto che vorrei raccogliere con convinzione e senso della realtà, la sfida che l’appello lancia su altri temi. A cominciare da quello della ripubblicizzazione del servizio idrico su cui non è più il tempo dei propositi infruttuosi ma delle valutazioni economiche concrete. Ci sono oggi le condizioni per poter costruire un percorso che ci porti ad affrancarci dal socio privato e proprio per questo abbiamo chiesto ad AIT di studiare valori e tempistiche. Sul tema della sanità come territorio dobbiamo giocare un ruolo importante nella valutazione di questi primi anni di applicazione della riforma che ha accorpato le aziende ASL, con spirito critico e teso a individuare gli elementi da migliorare, facendo prevalere la necessità di affiancare ad Aziende grandi e sempre più legate alla sanità ospedaliera, zone distretto e Società della Salute forti con budget dedicati e competenze sociosanitarie.
In conclusione queste poche righe vogliono essere non tanto una risposta all’appello ma piuttosto una piena disponibilità a confrontarci, condividere e costruire spazi e strumenti di rappresentanza anche oltre quelli già messi in campo per affrontare insieme il prossimo appuntamento delle elezioni amministrative per la nostra città. Sicuri che il mantenimento di un orizzonte democratico, antifascista e antirazzista per Empoli valga bene l’impegno di noi tutti".
Brenda Barnini, Sindaco di Empoli
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