I dati ISTAT aggiornati al 2017 sulle nascite e le morti parlano chiaro: a Firenze in quell'anno, a fronte di 2.679 nascite ci sono stati 4.560 decessi, con un saldo naturale negativo di 1.881 unità. Il terzo peggior dato dal 2002.
Il Popolo della Famiglia (PdF) individua nel crollo della natalità la prima emergenza nazionale cui porre rimedio, perché le conseguenze di un saldo nati-morti costantemente negativo sono devastanti e capaci di minare inevitabilmente le colonne portanti di un intero sistema sociale che diamo per scontato, e che invece crollerà in assenza di una ripresa del tasso di natalità. Allo stesso tempo, dal punto di vista valoriale, si vuole mettere al centro la cultura della vita e la figura della donna madre.
Per invertire il trend negativo il PdF ha formulato, fra le decine di proposte concrete, depositando i programmi elettorali delle liste presentate fin dalle amministrative del 2016, quella che va sotto il nome di “Reddito di Maternità”. Si tratta di una indennità di 1.000 euro al mese che la donna che intende dedicarsi alla crescita dei figli in via esclusiva può percepire, se vive in un nucleo familiare dal reddito inferiore ai 60mila euro annui. L’indennità, che include la maternità adottiva, diviene vitalizia al quarto figlio, o alla nascita di un figlio disabile, se la donna si dedica alla crescita dei figli in termini esclusivi, e si perde ovviamente se la donna sceglie il lavoro esterno alla famiglia.
La finalità del reddito di maternità è evidentemente quella di consegnare finalmente alla donna una piena libertà di scelta: se essere madre lavoratrice o essere esclusivamente madre, senza essere piegata al ricatto di dover contemperare attività faticosissime. Chi vuole realizzarsi nel lavoro oltre che nella maternità potrà ovviamente continuare a farlo, ma chi deve scegliere lavori massacranti e sottopagati solo per necessità potrà essere liberata da questo peso con conseguenze pienamente positive per tutta la società e per l’economia complessiva del Paese.
Per sottoporre la proposta di legge all’attenzione del Parlamento sono necessarie minimo 50.000 firme di cittadini, a livello nazionale, autenticate da Pubblico Ufficiale. Si può concretamente e in tempi più brevi portare a casa questo risultato, se il partito politico Popolo della Famiglia, come prossimo passo, potrà essere ammesso alle imminenti Elezioni politiche europee. Il PdF è un partito di recente formazione, e per questo servono altre 150.000 firme autenticate, in tutta Italia, da raccogliere su un’altra scheda, affiancata a quella del RdM. È un obiettivo che cambierà radicalmente gli equilibri dei rapporti di forza nel Paese, facendo crescere a poco a poco la “sovranità del popolo della famiglia”.
I cittadini residenti fiorentini possono firmare a Firenze, fino al 25 marzo 2019, e anche, in ipotesi, disgiuntamente tra di loro, secondo la scelta di ciascuno, le due schede, una per la proposta di legge per il “Reddito di Maternità”, e l’altra per l’ammissione del partito alle Elezioni europee: in Segreteria Generale a Palazzo Vecchio, e nelle cinque sedi decentrate delle Circoscrizioni di Quartiere.
Venerdì prossimo 15 marzo alle 11.30, al Gran Caffè Giubbe Rosse in piazza della Repubblica, Firenze, il presidente del PdF, Mario Adinolfi, presenterà la proposta di legge. Sarà presente un Notaio, e sarà possibile firmare la pdl sul posto.
Fonte: Popolo della Famiglia - Firenze
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