Partono sabato 7 luglio i saldi estivi in tutta la regione e proseguiranno per 60 giorni. Sarà soprattutto l’ondata di “caldo africano”, arrivata in questi giorni in Toscana, a influenzare in positivo l’avvio dei saldi; il meteo incerto delle scorse settimane ha profondamente influenzato le vendite, spingendo i consumatori ad acquistare pochissimi capi estivi e ad aspettare, così, l’inizio degli sconti.
Abiti estivi, t-shirt, sandali e costumi tra gli articoli che dovrebbero andare sold out fin dai primi momenti, grazie all’arrivo delle temperature tropicali.
“Il sistema moda sta attraversando, ormai da tempo, un momento di profonda trasformazione; il cambiamento degli stili di vita, la crescita di forme alternative al commercio tradizionale stanno influenzando profondamente l’andamento delle vendite e le abitudini dei consumatori– afferma Daniele Tonfoni, presidente provinciale Fismo Confesercenti –. In ogni periodo dell’anno vengono proposte ai consumatori vendite promozionali: dal mid season sales al black friday. Ma i numeri dell’intero sistema moda, sia per la piccola che media e grande distribuzione, cominciano a mostrare segnali di cedimento”.
“Sconti tutto l’anno, ma sempre più virtuali; si parte – continua Tonfoni – da un prezzo iniziale, al quale nessun consumatore comprerà, per poi innescare una specie di gara di percentuali al ribasso diffusa in tutti i periodi dell’anno. Così facendo, perde di valore il vero significato dei saldi, delle vendite promozionali e straordinarie; ovvero i diversi momenti dell’anno in cui gli sconti venivano percepiti dagli acquirenti come qualcosa di reale e concreto”.
“Ed è proprio in virtù di questo che dobbiamo rivedere la normativa che regola i saldi di fine stagione; è necessario lavorare per una data di inizio uguale in tutta Italia e una durata limitata a 30 giorni. – afferma Tonfoni – Sarà, poi, fondamentale una discussione su natura e modalità delle vendite promozionali: controlli più ferrei e maggiore trasparenza nei rapporti con l’utente finale risultano tra le esigenze più sentite nell’interesse di tutti: imprese e consumatori”.
“Purtroppo - conclude Tonfoni - spesso anche le regole esistenti vengono disattese dagli stessi commercianti, a partire dall’esposizione dei prezzi durante tutto l’anno. Questo non fa altro che contribuire a creare confusione nel consumatore finale e poco onore alla categoria che rappresento”.
Fonte: Confesercenti - Ufficio Stampa
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