Motorizzazione di Prato chiusa, le autoscuole: "Grave situazione, da sola Firenze non ce la fa"

“La Motorizzazione di Firenze non riesce a rispondere a tutte le richieste provenienti dal territorio regionale, il settore versa in una situazione gravissima che sta bloccando i titolari delle autoscuole e i tantissimi cittadini che non riescono a conseguire il documento di guida”. È il commento di Marco Abbondandolo, responsabile regionale della Confarca (la confederazione italiana che rappresenta le autoscuole e gli studi di consulenza) dopo l’ennesima bocciatura, da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di ogni ipotesi di riapertura degli uffici della motorizzazione civile a Prato.

Nonostante il sollecito della Prefettura, che attraverso una missiva aveva invitato ad esprimersi circa la richiesta del Comitato provinciale pratese di riaprire gli uffici ministeriali soppressi dal 2012, dal dicastero è arrivata un’altra risposta negativa, in cui viene sottolineato che la Motorizzazione di Firenze sarebbe in grado di rispondere alle domande provenienti dal territorio, rivolgendo inoltre un invito alle autoscuole ad utilizzare procedure telematiche - o in alternativa servizi on line - per garantire un servizio più veloce.

“Non era questa la risposta che di certo ci aspettavamo da Roma – afferma Abbondandolo – Anche perché la Motorizzazione di Firenze, attualmente, riesce a soddisfare meno del 40 per cento delle richieste di esame provenienti dalle scuole guida della regione. E, come se non bastasse, per il mese di aprile anche gli uffici di Pisa e Livorno potranno assicurare soltanto la metà delle richieste provenienti dal territorio”.

“Questa situazione di caos danneggia i titolari delle autoscuole, alle prese con le scadenze dei fogli rosa, ed i cittadini che protestano perché non riescono a svolgere gli esami per la patente di guida nei tempi prestabiliti – conclude Abbondandolo – Il nostro auspicio è di sederci ad un tavolo con i responsabili regionali della Motorizzazione per risolvere questa incresciosa situazione”.

Fonte: Confarca - Ufficio Stampa

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