Lectio magistralis di autorevoli storiche e storici come Anna Foa e Nicola Labanca. Dialoghi con autrici e autori dei più recenti saggi sulla Resistenza, sulla banalità del male dei progetti di sterminio del regime nazista, sulla figura di Giacomo Matteotti.
Sono gli appuntamenti principali della nuova edizione di “Storia e Memorie”, la winter school per insegnanti sui temi della Memoria che ogni anno la Regione organizza grazie alla Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza e all’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale.
“Il ciclo di incontri formativi che organizziamo in vista del 27 gennaio è un’attività a cui teniamo moltissimo. Rappresenta un tassello fondamentale nello sviluppo delle nostre politiche per la Memoria di cui siamo orgogliose e orgogliosi e che sentiamo come nostro preciso dovere”, spiega l’assessora a istruzione e cultura della Memoria Alessandra Nardini.
“L’obiettivo è sostenere la formazione delle e dei docenti per coltivare la Memoria a partire dalle scuole, fornendo materiali, riflessioni, spunti di analisi”, prosegue Nardini, ricordando che “la winter school ha accompagnato negli anni l’organizzazione del Treno della Memoria e del Meeting del Giorno della Memoria”.
La nuova edizione di “Storie e Memorie” richiama nel sottotitolo l’80 anniversario della liberazione del campo di Auschwitz. A partire da domenica 1° dicembre, si articola in due giornate in presenza, aperte dai saluti istituzionali dell’assessora Alessandra Nardini, e in quattro incontri di approfondimento on line.
Al via domenica 1° dicembre con la prima giornata in presenza al Memoriale delle Deportazioni di viale Giannotti a Firenze. In programma la lectio magistrale di Anna Foa sulla Shoah e le domande sull’oggi, il tour virtuale di Michele Andreola che condurrà le e i partecipanti nelle sezioni non accessibili del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, il dialogo con Frediano Sessi per presentare il suo ultimo saggio “Oltre Auschwitz. Europa orientale, l'Olocausto rimosso”.
Il secondo appuntamento in presenza sarà invece ospitato, domenica 2 marzo, nella sala Giovanni Gronchi del Parco di San Rossore dove Vittorio Emanuele III appose la firma sulle leggi razziali.
In questa occasione, la lectio magistralis sarà tenuta da Nicola Labanca, mentre Vittoria Franco proporrà itinerari filosofici intorno al male del Novecento. Nel pomeriggio la presentazione con l’autrice Anna Veronica Pobbe di “Un manager del Terzo Reich. Il caso Hans Biebow”, sulla vicenda dell’amministratore del ghetto di Lodz, considerato uno dei peggiori criminali nazisti.
Tra il 18 dicembre 2024 e il 26 febbraio 2025, i quattro incontri di approfondimento on line alle ore 18, tra i quali spiccano il dialogo con Stefano Caretti, coautore, assieme Marzio Breda, di “Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato” e la presentazione di “Storia internazionale della Resistenza italiana”, con gli interventi della curatrice Chiara Colombini, del curatore Carlo Greppi e degli autori dei saggi.
“Per non dimenticare, per impedire tentativi di negazionismo e di revisionismo e per contrastare i rigurgiti nazifascisti a cui assistiamo – osserva Nardini – abbiamo il dovere di far conoscere quanto è stato profondo l'abisso toccato dell'umanità, l’orrore della Shoah, delle persecuzioni e delle deportazioni attuate dal nazifascismo”. “Questo compito – aggiunge Nardini – è ancora più importante oggi, che le testimoni e i testimoni di quel periodo ci stanno lasciando e che i tentativi di negazionismo e revisionismo hanno trovato spazio persino nelle istituzioni".
“Per questo – conclude l’assessora - abbiamo pensato ad un calendario di incontri che non solo ripercorra i vari aspetti dell’universo concentrazionario nazista e fascista, ma si interroghi anche sulla fase che stiamo vivendo e colga l’occasione di nuove pubblicazioni editoriali per arricchire la conoscenza sia sulle persecuzioni nazifasciste che su ciò che hanno rappresentato l’antifascismo e la Resistenza. La conoscenza e la Memoria sono i vaccini più efficaci che abbiamo e che dobbiamo diffondere”.
Per informazioni:
Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza
tel. 0574 461655 – email: segreteria@museodelladeportazione.it
Fonte: Regione Toscana
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