Ponte a Egola, centenario Stimmate ricevute San Francesco: installate opere alla Basilica dell'Osservanza

Strutture in legno riciclato ecosostenibile raffigurano tre momenti della vita di San Francesco


Per la ricorrenza dell’Ottavo centenario delle Stimmate ricevute San Francesco, l’Associazione civico-culturale Territorio in comune di Ponte a Egola è ancora protagonista. Nei mesi scorsi nei pressi del Santuario della Verna (luogo dove il Santo ricevette appunto le Stimmate) l’Associazione installò delle figure in legno riciclato ecosostenibile, realizzate grazie al lavoro svolto con competenza e passione dal Socio Carlo Calvetti e dal suo team; le figure rappresentano tre momenti fondamentali della vita del Santo ed in particolare quando San Francesco riceve le Stimmate, quando incontra il lupo e quando viene accolto dagli uccelli. Sono momenti della vita di San Francesco carichi di significato molto vivi nella mente dei Cristiani di tutto il Mondo.

Queste rappresentazioni, che ricordiamo sono a misura d’uomo, sono state apprezzate dalla comunità, dalla Curia e dai molti turisti e pellegrini che si sono recati in questi mesi al Santuario, tanto che l’interessamento è arrivato anche da Siena. Su richiesta dei frati francescani messicani della Basilica dell’Osservanza e grazie anche all’intermediazione e l’interessamento dell’amico Fabrizio Mandorlini, coordinatore di Città dei Presepi ed organizzatore del Festival Francesco 4.0, le sopra citate raffigurazioni sono state qui spostate ed installate all’interno del Chiostro Maggiore della Basilica, all’interno del quale si trova anche una scuola elementare.

L’Associazione ci tiene a sottolineare quanto sia grata all’amico Fabrizio che ci offre spesso l’opportunità di farci conoscere, e soprattutto far conoscere Ponte a Egola, anche al di fuori dei confini comunali. L’Associazione inoltre vuole ringraziare tutte quelle Aziende conciarie del Comprensorio che ci sostengono e ci permettono di far conoscere il nostro territorio anche al di fuori del Comune di San Miniato  La Basilica dell'Osservanza sorge a due passi Siena, sul colle della Capriola ed è immersa nel verde e nella tranquillità; il luogo fu scelto da San Bernardino da Siena nel 1404, e qui da più di 600 anni vive la comunità di frati francescani O.F.M. (Ordine dei Frati Minori).

L'ordine deriva da quei gruppi (detti della regolare osservanza) sorti all'interno del primitivo ordine francescano subito dopo la morte del fondatore e caratterizzati dall'aspirazione a una vita più ritirata e da un più rigoroso controllo sull'uso dei beni.

Accompagnati dal Guardiano, il padre Domingo Plata Perez abbiamo visitato la Basilica; la struttura ospita al suo interno dipinti e sculture di inestimabile valore. I luoghi interni sono ricchi di storia e di ammirabile bellezza, come il Chiostro Maggiore dove sono installate le nostre raffigurazioni in legno, la Chiesa, il refettorio monumentale (utilizzato anche per convegni e conferenze), il Chiostro centrale, la Cripta, la Sagrestia, la Cella di San Bernardino ed infine il Loggiato di Pandolfo con finestroni in vetro colorato dai quali si apre una bella visuale sulla sottostante terrazza e sulla città di Siena.

Oggi come allora la Basilica è un luogo aperto all’accoglienza, grazie al lavoro svolto dai frati francescani presenti che operano con l’obiettivo di riqualificare gli ambienti e gli spazi del Convento per metterli a disposizione dei fedeli che anche per un solo giorno potrebbero aver bisogno di ospitalità.

Diversi luoghi della Basilica hanno però bisogno di manutenzione ma le risorse sono scarse. Padre Domingo ci ha fatto notare che il rischio che la struttura possa passare in mano a qualche fondo o multinazionale è concreto come concreto sarebbe il rischio di veder trasformare la Basilica in una struttura ricettiva turistica. Territorio in comune, da sempre legata a solidi principi identitari cristiani, ritiene tutto ciò inaccettabile e luoghi come la Basilica dell’Osservanza devono continuare ad esistere: l’Associazione invita tutti i cittadini a visitare questo splendido luogo di culto e confida nella loro generosità per poter dare anche un piccolo aiuto e sostegno ai frati francescani che vivono nella Basilica e che si occupano appunto del suo mantenimento.

Come ci ha insegnato Madre Teresa di Calcutta “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo”

Fonte: Associazione civico culturale Territorio in comune

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