Yelyzaveta Kotliar e Marko Maksimovic sono i vincitori della quarantaquattresima edizione del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno. La giornata finale premia quattro nazioni tennisticamente “giovani”, segno che il movimento tennistico si sta sempre più espandendo verso nuovi palcoscenici, e gli Internazionali del Cerri ne sono la conferma.
Il programma del giorno inizia con l’atto decisivo femminile tra l’ucraina Yelyzaveta Kotliar e la kazaka Sonja Zhiyenbayeva. Per quanto visto durante l’arco della settimana la sfida si preannunciava molto equilibrata, tra due giocatrici simili per potenza e aggressività; invece, come spesso accade, il giudizio del campo non rispecchia il pronostico e, pronti-via, l’ucraina si porta avanti sul 5-0 in pochi minuti, più che per meriti propri per l’incapacità di entrare nel match dell’avversaria.
Zhiyenbayeva reagisce e accorcia le distanze sul 5-3, ha a disposizione due palle per il 5-4, ma non concretizza ed è l’avversaria a chiudere il set: questo è il momento in cui la disputa sarebbe potuta svoltare, perché il grande caldo e la tensione per l’alta posta in palio hanno condizionato non solo la sconfitta, ma anche la vincitrice, e in questo frangente l’ucraina è apparsa in difficoltà. Tuttavia Kotliar stringe i denti, supera il momento difficile e ricomincia a macinare gioco, contro una Zhiyenbayeva troppo fallosa, che si arrende in un’ora e tredici minuti con il punteggio di 63 62, riportando l’Ucraina sul tetto più alto del podio diciassette anni dopo la vittoria di Sergej Bubka, figlio del grandissimo campione di salto con l’asta, detentore di trentacinque record mondiali consecutivi.
Pronti-via e si riparte con la finale maschile tra il marocchino Reda Bennani e il serbo Marko Maksimovic. La partita ha un andamento a dir poco singolare. Il marocchino parte forte, in virtù di una preparazione atletica strepitosa, e conquista un vantaggio di 4 giochi a 2: per capire il suo grado di futuribilità, il tennista africano ad appena 17 anni è rappresentato da IMG, l’agenzia di management sportivo più importante al mondo che ha nella sua scuderia, tra gli altri, campioni del carico di Carlos Alcaraz, Holger Rune e Iga Swiatek.
Poi, in maniera abbastanza imprevedibile, Maksimovic inizia a variare il gioco e, nel momento di difficoltà, annulla tre palle break cruciali, mettendo a segno una striscia vincente di otto game a uno. Sul 64 41 un nuovo cambio di rotta: il serbo, cresciuto con il mito di Djokovic nell’Accademia del numero 1 del mondo, nonostante il vantaggio comincia a dare in escandescenze e con la rabbia cresce la rimonta di Bennani, che ha un atteggiamento decisamente più positivo e mette a segno cinque giochi consecutivi per pareggiare il conto dei set. Finita qui per Maksimovic? Nient’altro. Il serbo, sotto per 5-2 al terzo, riesce nella clamorosa impresa di rimontare e piegare uno stanchissimo Bennani per 64 46 75. Con il sigillo di Marko Maksimovic, la Serbia per la prima volta scrive il suo nome sull’albo d’oro maschile.
La quarantaquattresima edizione degli Internazionali di Santa Croce si chiude con un ottimo bilancio in termini di fortuna (finalmente una stagione baciata dal sole dall’inizio alla fine) e di pubblico (1.500 persone circa presenti sulle tribune del Cerri per tutta la giornata delle finali), a testimonianza dello straordinario periodo di salute del movimento tennistico in Italia.
Fonte: Ufficio Stampa
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