"La Bellezza dell'Infinito", in mostra a Fiesole le opere di Vito Giarrizzo

L'esposizione ospita e si fonde con il libro di Cinzia Guido “0=∞”, secondo classificato al premio nazionale di Narrativa La Città sul Ponte 2023 – Firenze


La suggestiva Sala Toniolo nel Palazzo del Seminario Vescovile di Fiesole (P.zza Mino da Fiesole, 2) ospiterà dal 6 al 13 aprile la mostra del pittore Vito Giarrizzo.

La Bellezza dell’Infinito sarà inaugurata ufficialmente sabato 6 aprile 2024 alle 18 e si svolgerà per un’intera settimana dal 6 al 13 aprile 2024 con numerose iniziative dedicate anche a un pubblico più giovane.

L’esposizione delle opere del pittore Vito Giarrizzo, curata dal figlio e Storico dell’Arte Tommaso Giarrizzo, ospita e si fonde con il libro di Cinzia Guido “0=∞” secondo classificato al premio nazionale di Narrativa La Città sul Ponte 2023 – Firenze.

Attraverso le pagine del romanzo, infatti, la scrittrice accompagna il visitatore in un continuo dialogo tra parola scritta e simbolo pittorico evocato.

Nelle opere di Vito Giarrizzo sono presenti gli echi delle avanguardie storiche del ‘900, gli ambienti spezzano il concetto di limite – temporale, fisico e di materia - per arrivare direttamente al cuore dello spettatore. Un suggerimento che arriva alle emozioni di chi guarda.

“Bisogna cercare la Bellezza anche nell’orrore e dare forma a ciò che immaginiamo. Si parte dallo zero – dice Vito Giarrizzo – che è il simbolo di tutte le potenzialità. I quadri sono una finestra sul tempo e sul mondo”.

Per Tommaso Giarrizzo: “Attraverso un evento sensoriale lo spettatore è parte integrante dell’evento stesso, vivendo, osservando, provando, udendo la propria dimensione umana, il proprio flusso emotivo è chiamato all’ introspezione, alla riflessione, al senso dell’esistenza e alla condivisione sociale. Ed è proprio all’interno del panorama psicosociale e relazionale che si collocano l’Arte pittorica di Vito Giarrizzo e 0=∞, il romanzo psicologico di Cinzia Guido”. 

Il libro di Cinzia Guido “0=∞” si classifica secondo al Premio Nazionale di Narrativa La Città sul Ponte 2023 – Firenze. Conquista l’attenzione di antropologi, sociologi, educatori, insegnati e psicologi sia per le tematiche poste in luce, sia per la capacità della Guido di destrutturare nozioni complesse di psicologia moderna utilizzando una scrittura limpida, semplice e fluida e permettendo un’estensiva fruibilità dei contenuti di alto valore educativo ed introspettivo. Alcuni estratti sono stati scelti da diversi Istituti Scolastici e dalla Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Vit che li sta utilizzando all’interno del gruppo di psicoterapeuti con i quali collabora poiché ritiene che 0=∞ sia un libro di speranza, di rinascita, di libertà e stimoli la forza di scegliere.

 

PROGRAMMA

6 aprile alle 18

Inaugurazione mostra

Intervista a Tommaso Giarrizzo, Storico dell’Arte e Curatore della Mostra

Presentazione del libro “0=∞” – intervista a Cinzia Guido, scrittrice

Intervento musicale della chitarra classica del Maestro Flavio Cucchi

7 aprile alle 16

Collage creativo

Laboratorio di Arteterapia a cura di Primula Mori e Mary Andrea Teran

ART THERAPY LAB FIRENZE

9 aprile alle 17

Discorrere: lo sguardo che conduce

Incontro di dialogo a cura di Teresa Partenope Vitelli e Verdiana Maria Dolce

MAB MUSEO ART BRUT FIRENZE

11 aprile alle 10

Con gli occhi dei bambini

Laboratorio a cura di Sofia Pezzati, docente di Scuola-Città Pestalozzi

13 aprile alle 18

Intervento di poesia

Suggestioni a colori in parole e poesia di Francesca Messinese

Finissage

Esposizione delle opere di Vito Giarrizzo tutti i giorni dalle 10 alle 19, a ingresso libero.


NOTE SULLA POETICA ARTISTICA DI VITO GIARRIZZO

L’idea che il sogno potesse divenire arte ed esprimere così il lato più profondo della psiche umana è elemento caro alla poetica del ‘900, da tale premessa Vito Giarrizzo ha saputo unire le istanze della pittura metafisica e surreale alle odierne suggestioni dell’arte contemporanea, coniugando genialità, mestiere, meticciato culturale.

Dal suo amore per i grandi muralisti sudamericani all’arte orientale, Giarrizzo esplora i drammi e le contraddizioni dell’uomo di oggi, toccando con pungente simbolismo il dramma della guerra, dello sconvolgimento della natura e del pianeta, dello sfruttamento umano e ambientale, il tema della comunicazione mistificata dal dominio alienante dei device. Lo fa con la sua pittura significante, ricca di simboli dal risvolto filosofico, scardinando le convenzioni della composizione, immaginando totemiche divinità primordiali, scenari onirici e visionari, in cui l’Essere diventa generatore di pensieri e di speranze, indagatore dell’ignoto e del mistero.

VITO GIARRIZZO nasce a La Spezia il 6 marzo 1940, giovanissimo inizia ad appassionarsi al disegno e alla pittura e questo lo porta da subito a voler approfondire gli studi frequentando il Liceo Artistico di Carrara dove entra in contatto con le opere di Emilio Greco, Pericle Fazzini e Giacomo Manzù. Con altri giovani artisti spezzini (Pietro Bellani, Andrea Michi, Francesco Martera, e Francesco Vaccarone) fonda alla fine degli anni ’50, il gruppo giovanile culturale e artistico “Lionello Venturi “e comincia a partecipare a mostre collettive a La Spezia e Sarzana. Nel 1960 si iscrive all’Università degli Studi di Firenze dove, nel 1970 consegue la Laurea in Architettura. In questo periodo, oltre a vedere e studiare le opere dei grandi maestri del passato, custodite a Firenze, studia i movimenti e i maggiori maestri del ‘900, acquisisce inoltre le conoscenze tecniche, teoriche e pratiche, del fare architettura, con la guida di docenti come A. Libera, L. Quaroni, L. Benevolo, L. Savioli e Leonardo Ricci. Nel ’68 quest’ultimo lo indirizza nella ricerca e nella sperimentazione del visual design incoraggiandolo a sperimentare per un lungo periodo l’“action painting” e l’informale. Stretto è il connubio tra la sua professione di Architetto e la veste di Pittore ed è anzi il suo lavoro che lo conduce attraverso diverse ed importanti esperienze in Italia e all’estero: i soggiorni in America Latina, Africa, Medio ed Estremo Oriente hanno influenzato profondamente la sua visione artistica. Affiancando la professione di Architetto al “mestiere” di Pittore, espone dal 1961 ad oggi, in molteplici gallerie italiane e dell’America Latina. Dal 2005 si dedica esclusivamente al lavoro di Pittore, svolgendo la sua attività prevalentemente a Bologna, dove vive.

CINZIA GUIDO nasce in un paese della costa cosentina e fin da piccola inizia a coltivare le sue tre passioni: la scrittura, lo studio della mente umana e la moda. A Firenze, dove tutt’ora risiede, si laurea in Psicolinguistica dedicandosi al contempo ad una formazione professionale specifica che la porterà a ricoprire ruoli gestionali produttivi per diversi brand dell’alta moda italiana. Durante quegli anni intensi si fa sempre più vivida in lei la consapevolezza di ciò che realmente è in sintonia con il suo essere, con i suoi valori di vita. Abbraccia così il Coaching, le Neuroscienze, l’Intelligenza emotiva, la Psicologia della comunicazione e dei rapporti interpersonali in armonia con la sua personale attitudine: far emergere e valorizzare le risorse ed i talenti umani e contribuire al miglioramento della qualità dell’esistenza. Oggi è scrittrice, Formatrice e Professional Coach accreditata dall’International Coaching Federation specializzata nelle Relazioni, Sistema Emozionale, in Talent Coaching, Genitorialità e Adolescenza.

Evento realizzato grazie al Patrocinio del Comune di Fiesole e a cura di Elicitarte. Sponsor: Propilei srl.

                                                                                                                                                                      

Fonte: Ufficio Stampa

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