E’ stato presentato in una location prestigiosa il libro “Se tu fossi qui”, voluto dalla santacrocese Alessandra Gozzini per ricordare il marito Luca Nuti, morto a 48 anni nel 2018 per una malattia rarissima e incurabile: l’encefalopatia spongiforme sporadica, che fa parte delle patologie di origine prionica. Il libro – scritto grazie alla penna del giornalista Marco Sabia – è stato presentato a Palazzo Falletti di Barolo, a Torino.
Questo grazie all’iniziativa di Kiwanis Torino Centro, un gruppo di persone che prestano il proprio tempo libero per fare opera di beneficenza, nei confronti dei bambini ma non solo. Palazzo Falletti di Barolo è una delle più significative e meglio conservate residenze nobiliari seicentesche.
Costruito per la famiglia Provana di Druent, nei primi anni del XVIII secolo passò ai Falletti di Barolo che lo abitarono fino alla metà del XIX secolo. Gli ultimi proprietari, Carlo Tancredi e Giulia Colbert di Maulévrier, trasformarono il Palazzo nel più celebre salotto torinese del Risorgimento. In quegli stessi anni i Marchesi ospitarono Silvio Pellico, in qualità di segretario e bibliotecario. Alla morte di Giulia, nel 1864, il Palazzo passò all'Opera Barolo, da lei creata per testamento. Grazie al contributo della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, gli appartamenti storici sono oggi aperti al pubblico e totalmente accessibili a tutti.
Alla presentazione a Palazzo Falletti di Barolo – oltre agli autori Marco Sabia e Alessandra Gozzini – ha preso parte anche il professor Gianluigi Zanusso, neurologo all’avanguardia per quanto riguarda la ricerca nei confronti di queste malattie che per ora non hanno risposta. Zanusso, tra l’altro, con grande umanità e professionalità aveva seguito Luca Nuti nell’ultima tappa della sua vita, quella che si è conclusa nell’agosto 2018. Zanusso che ha ribadito l’importanza di finanziare la ricerca, visto che in alcuni centri specializzati del mondo si sta già sperimentando una cura per questa gravissima encefalopatia che nel giro di pochi mesi conduce alla morte. Un piccolo spiraglio di luce all’orizzonte per chi viene colpito da una sentenza che riguarda mediamente una persona su 500.000.
E in tal senso è nato questo libro, con lo scopo di raccogliere somme di denaro che l’Associazione Nuti Luca Onlus poi devolve alle ricerche del professor Zanusso (come già fatto ad esempio a fine anno con una donazione da 10.000 euro). I fondi raccolti a Torino, nel frattempo, sono stati già devoluti. Prossimamente verranno svolte ulteriori presentazioni a Empoli, Fucecchio e San Miniato. L’Associazione Nuti Luca Onlus ringrazia Kiwanis Torino Centro per la collaborazione e Opera Barolo per l’ospitalità. E il professor Zanusso per aver arricchito questo momento di incontro.
Fonte: Ufficio Stampa
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